Trasporto pubblico: "Bus troppo grandi contro le regole e con rischi per la circolazione"
di Redazione | 13/10/2025 | ATTUALITÀ
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Un autobus sulla Sp 12
Il sindacato Faisa Cisal Sicilia torna a denunciare gravi irregolarità riscontrate su alcune linee extraurbane gestite dalla società Interbus, in particolare sulle tratte Roccafiorita-Messina e da e per Graniti, segnalando come vengano impiegati autobus non conformi alle prescrizioni di sicurezza stradale e alle limitazioni vigenti. Dopo la precedente denuncia relativa alla linea Santa Teresa di Riva-Misserio, dove venivano utilizzati mezzi non conformi adesso sostituiti da bus più piccoli, l’organizzazione sindacale evidenzia analoghe criticità su altre linee gestite dalla stessa azienda. «Sulla linea Roccafiorita–Messina, attiva dal lunedì al venerdì - spiega Salvatore Crisafulli, coordinatore regionale Faisa Cisal - viene utilizzato un autobus con massa complessiva di circa 14 tonnellate, nonostante lungo il tratto della Strada provinciale 12 Sant’Alessio–Roccafiorita sia presente un divieto di transito ai veicoli con peso superiore a 10 tonnellate. Tale comportamento costituisce una violazione della segnaletica stradale e rappresenta un rischio concreto per la sicurezza della circolazione, considerata la conformazione tortuosa e stretta del percorso». Analoga situazione si registra a Graniti, da dove partono e transitano più corse dirette verso Riposto (servizio scolastico), Taormina, Randazzo e alcuni comuni limitrofi: «Anche in queste tratte vengono impiegati autobus di 13 metri di lunghezza, non compatibili con le caratteristiche geometriche e di sicurezza della sede stradale - sottolinea Crisafulli - in particolare nella salita verso il centro abitato di Graniti, dove il transito di veicoli di tale dimensione risulta difficoltoso e potenzialmente pericoloso». Faisa Cisal ha già segnalato formalmente agli enti competenti le irregolarità riscontrate, chiedendo che siano adottati i dovuti provvedimenti per garantire il rispetto delle norme di sicurezza e della segnaletica vigente, a tutela dell’incolumità di lavoratori e utenti. «Non è accettabile che nel 2025 si continui a operare con mezzi non idonei a percorsi montani e strade a carreggiata ridotta – conclude Salvatore Crisafulli - la sicurezza non può essere subordinata a logiche aziendali o organizzative: servono controlli immediati e interventi risolutivi per prevenire incidenti e tutelare lavoratori e cittadini». Il sindacato ha inoltre rilevato come molte corse siano state soppresse causando disagi ai viaggiatori pendolari.












