Trasporto locale, all'Ars chiesti controlli su mezzi e autisti: «Situazione inaccettabile"
di Redazione | oggi | ATTUALITÀ
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Controlli su un mezzo Interbus
«È un quadro che non possiamo più definire allarmante, è semplicemente inaccettabile». A dirlo è il deputato regionale Giuseppe Lombardo (Sud chiama Nord) dopo la seduta della Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità che si è svolta ieri all’Assemblea regionale siciliana per discutere in merito alle problematiche afferenti al servizio di trasporto pubblico locale extraurbano nell’isola. Una seduta convocata su richiesta di Sud Chiama Nord, alla presenza dei tre legali rappresentanti dei quattro consorzi che gestiscono il trasporto pubblico locale extraurbano e dei segretari generali di tutte le organizzazioni sindacali. «Nel corso dell’audizione, tutte le sigle sindacali tranne la Cgil hanno confermato una gestione degli operatori di esercizio in violazione del Regolamento Ce 561/2006 - afferma Lombardo - che disciplina tempi di guida e riposo degli autisti. Una denuncia che coincide pienamente con quanto il nostro gruppo parlamentare solleva da settimane. Il rischio non riguarda soltanto i conducenti, costretti a turni massacranti e fuori norma, ma soprattutto i passeggeri, migliaia di pendolari che ogni giorno salgono su un autobus ignari delle condizioni in cui gli operatori sono costretti a lavorare. Se sulla soppressione di centinaia di corse attendiamo ancora risposte, sulla sicurezza non possono esserci ritardi - prosegue il parlamentare - perchè sulla sicurezza non si fanno sconti a nessuno. Abbiamo chiesto formalmente le strisciate delle carte cronotachigrafiche e i dischetti che attestano tempi di guida, riposo e impiego dell’ultimo anno, con un focus dall’1 luglio 2025, data di avvio del servizio dei quattro consorzi». Dai lavori della Commissione è emersa anche un'ulteriore criticità: la carenza di personale. «Per sopperire alle lacune organizzative – prosegue Lombardo – gli autisti vengono spinti a sforare sistematicamente gli orari di guida. Questo è un fatto gravissimo: non solo causa disservizi, ma mette a rischio la sicurezza dei passeggeri. Non possiamo tollerarlo oltre». Lombardo conclude con un appello diretto all’Assessorato regionale ai Trasporti: «È arrivato il momento che i servizi di controllo intervengano con rigore e tempestività. Il trasporto pubblico locale extraurbano è pagato profumatamente con risorse pubbliche: chi lo gestisce deve rispettare le regole o assumersene le conseguenze». Il sindacato Faisa Cisal Sicilia, rappresentato da Romualdo Moschella, Salvatore Crisafulli e Antonio Losi, ha esposto le gravi criticità che ritiene colpiscano da anni il settore del trasporto pubblico locale e, in particolare, le aziende Interbus, Etna Trasporti, Autoservizi Russo e Segesta Autolinee. «Abbiamo evidenziato come le recenti sanzioni elevate nei confronti di Autoservizi Russo e i sequestri e ulteriori sanzioni a carico di Interbus confermino in maniera ufficiale quanto denunciamo da tempo - commenta il sindacato - un sistema gestionale non conforme alle norme, che mette a rischio la sicurezza dei lavoratori e dell’utenza. Faisa Cisal ha ribadito la gravità dei nastri lavorativi stabilmente oltre le 12 ore, nonostante una recente sentenza relativa a Segesta Autolinee ne abbia dichiarato l’illegittimità, accertando inoltre mansioni e orari svolti e non retribuiti. Una situazione definita in Commissione come non più sostenibile né giustificabile. È stato inoltre denunciato il mancato rispetto del Regolamento Ce 561/2006, con superamenti dei tempi di guida, pause non conformi e riposi compressi, elementi che hanno già dato luogo a provvedimenti sanzionatori e che incidono direttamente sulla sicurezza stradale. Ampio spazio è stato dedicato anche ai tempi di percorrenza, ritenuti del tutto scollegati dalla realtà operativa. Abbiamo ricordato di avere richiesto formalmente la verifica prevista per la loro revisione, nonché gli ultimi contratti di servizio e gli orari ufficiali di esercizio, che oltre a dover essere trasmessi avrebbero dovuto essere pubblicati sul sito della Regione. Nonostante i termini di legge siano ampiamente scaduti - prosegue il sindacato - l’Assessorato non ha ancora fornito alcun riscontro. Nel corso dell’audizione sono state inoltre segnalate linee non effettuate e altre accorpate senza comunicazione, con conseguenti ritardi e disagi per i cittadini. Considerato che le aziende vengono retribuite sui chilometri effettivamente svolti, abbiamo richiesto di verificare se tali chilometri siano stati comunque liquidati, operazione facilmente accertabile tramite i Gps installati a bordo dei mezzi. Abbiamo portato in IV Commissione un quadro chiaro e documentato - concludono Romualdo Moschella e Crisafulli Salvatore - ora chiediamo risposte, tempi certi e interventi verificabili. La sicurezza non può essere oggetto di rinvii né di interpretazioni».










