Mercoledì 24 Aprile 2024
Accordo con il Comune di S. Teresa per accompagnare gli utenti nei centri riabilitativi


Trasporto disabili, l'associazione Penelope garantirà il servizio

di Redazione | 14/06/2016 | ATTUALITÀ

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Il mezzo attrezzato in dotazione alla Penelope

L'Help Center di S. Teresa di Riva ha messo a disposizione il proprio mezzo attrezzato al trasporto disabili e un autista per provare garantire l'accompagnamento di minori e adulti che frequentano i centri di riabilitazione di S. Teresa e di Nizza. L'associazione Penelope ha risposto così all'invito rivoltole dal Comune e dalle famiglie dopo la sospensione del servizio (già prorogato con fondi comunali) il 4 giugno scorso. In questo senso, è stata sottoscritta un'apposita convenzione che impegna l'Amministrazione alla sola copertura delle spese vive sostenute dall'associazione (carburante e rimborso spese operatore di assistenza) per un importo mensile di 1.200 euro. L’argomento è stato oggetto di dibattito anche nell’ultima riunione del Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valli Joniche dei Peloritani, svoltasi il 4 aprile scorso: in quell’occasione l’assemblea, prendendo atto come la sospensione del servizio di mobilità sociale rappresenti un danno per le famiglie che si trovano in particolare situazione di disagio, ha approvato una mozione di indirizzo dando mandato alla Giunta dell’Unione di valutare ogni utile ed opportuna iniziativa, sia a livello giuridico che economico, al fine di ripristinare il servizio in favore dei cittadini residenti nei comuni facenti parte del Distretto socio-sanitario D32 di Taormina, anche mediante un’azione di protesta.

Restano sullo sfondo una serie di questioni irrisolte che richiedono risposte che l'associazione proverà a porre agli enti competenti, come la necessità di potenziare le attività riabilitative a S. Teresa facilitando l'accesso alle stesse da parte delle famiglie, oggi invece suddivise fra S. Teresa e Nizza. E ancora la possibilità di coordinare le attività di socializzazione promosse dalle associazioni territoriali per evitare sovrapposizioni e costruire un'offerta diversificata in loco per i disabili e le loro famiglie. Infine, rimane da discutere la ridistribuzione delle risorse del Piano di Zona in modo da garantire gli interventi di assistenza e mobilità sociale in favore dei disabili gravi del territorio.


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