Torrente Savoca, appaltato il primo "svuotamento": S. Teresa e Furci più protetti
di Andrea Rifatto | 09/03/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/03/2021 | ATTUALITÀ
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Il letto si è notevolmente alzato
Si sblocca finalmente l’iter per l’avvio dei primi interventi di messa in sicurezza del torrente Savoca, corso d’acqua che separa i centri abitati di Santa Teresa di Riva e Furci Siculo il cui livello del letto si è notevolmente alzato nel corso degli ultimi anni. La Protezione civile regionale-Ufficio del Soggetto Attuatore ha infatti appaltato i lavori per il ripristino degli argini e l’eliminazione del sovralluvionamento, finanziati con 500mila euro stanziati con l’Ordinanza della Protezione civile 340/2016, emanata in seguito all’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il Messinese negli ultimi mesi del 2015, poi sostituita dalla 459/2017. Alla procedura negoziata sono state invitate cinque ditte e ad eseguire le opere sarà l’impresa “Demetra Lavori Srl” di Vallelunga Pratameno, in provincia di Caltanissetta, che sull’importo dei lavori a base d’asta di 344mila 980 euro ha offerto un ribasso del 16,12%, ottenendo l’aggiudicazione per 280mila 370 euro, oltre 4mila 667 per oneri di sicurezza, dunque per un totale di 294mila 037 euro. Un intervento atteso da anni e adesso pronto a partire dopo una lunga trafila burocratica. Il progetto è stato redatto dagli ingegneri Fabio Bongiovanni e Francesco Santisi della Protezione civile, che saranno anche direttori dei lavori, e prevede la movimentazione di 60.107 metri cubi di sabbia nella fascia centrale dell’alveo del Savoca, per una larghezza di 30 metri e uno scavo che varia da 1 a 2 metri, nel tratto che va dalla foce verso monte per 1,350 km, su una superficie di 214.421 metri quadrati. Il materiale non verrà rimosso e trasportato altrove ma si procederà alla movimentazione della terra in accumulo che verrà posizionata sugli argini allo scopo di rinforzare le sponde, oltre che nelle zone dove sono presenti dei vuoti, ottenendo così l'abbassamento del fondo alveo nel tratto interessato. Il letto del torrente sarà liberato da alberi e vegetazione e la sabbia sarà vagliata e "depurata" da eventuali rifiuti (ingombranti, inerti e altro) presenti in alveo, con il conferimento degli stessi in discarica grazie a 20 cassoni scarrabili da 20 metri cubi che saranno messi a disposizione dai Comuni di Santa Teresa e Furci. L’iter del progetto, approvato anche in conferenza dei servizi con vari enti coinvolti, è stato seguito per la protezione civile dal responsabile unico del procedimento, l’architetto Carmelo Blancato.