Sabato 08 Novembre 2025
Il Comune si mette in regola dopo la condanna ma ritiene di aver pagato più del dovuto


Taormina, via Kitson mai espropriata: sanata l'anomalia ma il privato non riceverà nulla

di Andrea Rifatto | 22/10/2025 | ATTUALITÀ

1217 Lettori unici

I terreni sono stati tagliati in due dalla strada

Si continua a dover fare i conti con la mancata regolarizzazione delle occupazioni di aree per la realizzazione di opere pubbliche a Taormina. L’ultimo caso riguarda due terreni mai espropriati definitivamente in via Kitson per la costruzione della strada che conduce in zona Decima e collega con il quartiere Chiusa, utilizzata anche per arrivare a Castelmola, immessi in possesso nel 2001 nell’ambito del progetto per la realizzazione dei lavori di collegamento sotterraneo tra i versanti nord e sud del centro storico e i parcheggi sotterranei. Al proprietario era stata pagata un’indennità di 57.515 euro tra il 2007 e il 2009, ma il procedimento non si è mai concluso con la sottoscrizione del contratto di cessione o con un decreto di esproprio. Così il titolare si è rivolto al Tar di Catania, che già il 18 settembre 2024 ha condannato il Comune di Taormina ad adottare entro 120 giorni uno dei rimedi consentiti per porre fine all’occupazione senza titolo dei fondi del ricorrente, ossia restituzione con risarcimento, acquisizione sanante o acquisto. Dopo una diffida inviata il 19 maggio scorso, il 17 giugno il proprietario (difeso dall’avvocato Francesco Amato) ha chiesto al Tar l’esecuzione della prima sentenza e nei giorni scorsi ne è arrivata un’altra: il Comune, difeso dall’avvocato Francesco De Domenico, ha fatto presente di aver avviato il 10 settembre il procedimento di acquisizione sanante, da concludere in 30 giorni, ma i giudici hanno stabilito che «l’atto di avvio del procedimento amministrativo, intervenuto successivamente allo scadere del termine assegnato al Comune per provvedere all’esecuzione della sentenza, non integra adempimento del dovere di concludere il procedimento con un provvedimento espresso e motivato». 

Dunque in ragione della mancata adozione dell’atto finale nel termine assegnato, il ricorso è stato accolto e il segretario comunale Giuseppe Bartorilla è stato nominato commissario ad acta per dare esecuzione entro 90 giorni alla sentenza del 2024, con la condanna del Comune a pagare 1.200 euro di spese di lite. Pochi giorni dopo la sentenza, l’Area Tecnica ha adottato il decreto di acquisizione sanante dei terreni di via Kitson, rilevando che le opere sono state completate con l’irreversibile trasformazione dei luoghi per scopi di pubblica utilità, essendo occupati da un’importante arteria utilizzata anche come via di fuga per motivi di protezione civile, e stabilendo che gli indennizzi dovuti ammontano complessivamente a 51.656 euro, mentre le somme già corrisposte (compresi interessi legali) sono pari a 71.883 euro. Di conseguenza gli importi pagati sono maggiori di 20.177 euro a quanto dovuto e il Comune rimane creditore nei confronti dell’ex proprietario. Una questione che potrebbe avere altri risvolti, visto che la difesa aveva calcolato l'indennizzo dei terreni occupati in 55.086 euro, oltre interessi legali dal 2001 al 2025, ma il consulente del Comune ha respinto le richieste ritenendole prive di ogni fondamento tecnico, estimativo e giuridico.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.