Taormina, una "nuova" fondazione per promuovere la città: vero obiettivo il Teatro Antico?
di Andrea Rifatto | 15/12/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/12/2023 | ATTUALITÀ
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La rottura con Taormina Arte è stata voluta dal sindaco
Brand e strategia, strategia e brand. Sono i termini più utilizzati dal sindaco Cateno De Luca per illustrare le sue proposte per Taormina e anche in questa occasione sono risuonati tra le mura di Palazzo dei Giurati. Sancita ormai da mesi la rottura con Taormina Arte, la cui fuoriuscita avrà effetto dal prossimo 1 gennaio, il Comune ha deciso di “mettersi in proprio” con un Fondazione dove è proprietario e controllore. C’era però un ostacolo da aggirare, quello del dissesto finanziario che vieta di costituire nuovi enti e società, ma il primo cittadino ha individuato la soluzione per eliminare ogni ostacolo sul suo cammino. A fare al caso suo la Fondazione Mazzullo, nata nel 1981 su iniziativa dell’artista Giuseppe Mazzullo e del Comune, che l’Amministrazione ha rispolverato portando in aula lo statuto di quella che è divenuta “Taormina in the world-Mazzullo Foundation”, approvato dalla maggioranza con l’astensione dell’opposizione, dichiaratasi disponibile al dialogo costruttivo non appena avrà indicazioni più chiare sugli obiettivi di promozione della città e degli eventi, rispetto ad uno atto ritenuto molto generico. Il primo passo per la nascita della nuova fondazione taorminese targata De Luca è stato compiuto. “Forse usciremo dal dissesto nel 2024 ma non ci possiamo permettere di bruciare un anno - ha esordito in aula il sindaco - la Fondazione Mazzullo era ‘parcheggiata’ con uno statuto non più idoneo, noi lo abbiamo adeguato assegnando precisi compiti, come la tutela del brand Taormina allo stato attuale utilizzato e abusato da chiunque senza alcuna protezione, non è pensabile che il nome della città sia usato in modo indiscriminato su tanti fronti e tante merci, senza alcun beneficio per il Comune e la comunità”. L’Amministrazione immagina un nuovo ente capace anche di avviare un serio percorso di destagionalizzazione: “Ci riappropriamo di una funzione finora delegata ad altri ed abusata - ha spiegato De Luca - che torna nel Palazzo per tenere viva la città tutto l’anno. Stiamo constatando che c’è la consuetudine di chiudere le attività e riaprirle in un periodo ritenuto più redditizio, una cattiva abitudine che deve finire, soprattutto per le attività situate sul corso e per quelle alberghiere: per farlo bisogna però mettere in campo elementi che incentivano o disincentivano questa prassi”. Turismo significa anche immobili capaci di ospitare eventi: “Taormina in the world-Mazzullo Foundation” è destinata infatti ad occuparsi della gestione del Palazzo dei Congressi (e anche di Palazzo Corvaja) secondo una strategia di conduzione in house tramite il “rispolverato” ente. Ma non è tutto. L’idea ancora più ambiziosa di De Luca è quella di mettere le mani sulla gestione dei beni culturali e archeologici e porre fine all’affidamento del Teatro Antico a società private: “Perchè farlo gestire a realtà neanche siciliane che hanno introiti per 2-3 milioni di euro l’anno, con investimenti molto relativi, quando potremo chiedere un affidamento diretto?”. La seconda fase sarà quella dell’approvazione del piano industriale e della scelta dei beni da conferire alla nuova fondazione, ma la strada è ormai tracciata.