Taormina, Teatro Antico "oscurato" per un evento privato: protestano turisti e sindaco
di Andrea Rifatto | 21/05/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/05/2025 | ATTUALITÀ
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L'impalcatura montata per l'evento Bulgari
Chi è giunto a visitare il Teatro Antico di Taormina ha potuto vedere ben poco, perchè anzichè godere delle bellezze architettoniche del sito e della vista unica sul mare e l’Etna sullo sfondo si è trovato davanti una impalcatura con torri e teloni. Così, da giorni, i turisti che arrivano in città, in larga parte con tour organizzati e biglietti già pagati, lamentano di non poter visitare a dovere il teatro, dove è stato installato un allestimento per un evento della Fondazione Bulgari che si è tenuto lunedì sera, che verrà smontato oggi. A denunciare l’accaduto, pubblicando una foto sui social, è stata la guida turistica Maria Rosa Tusa: «Ecco come si presenta il teatro - ha scritto - paghiamo 14 euro per vederlo così, ma la cosa che mi disturba è che nessun dice niente, nessuno si lamenta, si subisce e basta. Come possono dare le autorizzazioni per trasformare il teatro in questo modo? Forse perchè dimenticano che è un monumento. Dove sono le istituzioni? E dove sono le associazioni? Vergogna». Il Parco archeologico di Naxos-Taormina ha scelto di non commentare la vicenda (abbiamo contattato il direttore Orazio Micali ma senza ricevere risposta) ritenendo a quanto sembra che si tratti di un normale allestimento temporaneo per un evento, come succede diverse volte nel corso dell’anno. Infuriato, invece, il sindaco Cateno De Luca: «Mi dispiace apprendere che alcuni visitatori del Teatro Antico di Taormina si sono lamentati per i lavori di allestimento dell’evento Bulgari - ha detto il primo cittadino - l’evento era stato inizialmente patrocinato dal Comune di Taormina ma il Parco archeologico Naxos-Taormina, senza alcuna spiegazione, ha deciso di inserirlo nella propria programmazione con il suo diretto patrocinio. Non ci sono dubbi che i vertici gestionali del Parco archeologico avrebbero dovuto informare i tour operator delle attività e dei lavori preparatori di un evento a carattere mondiale che siamo orgogliosi di ospitare nella nostra meravigliosa Taormina. Chiedo scusa a nome dell’Amministrazione comunale per l’inconveniente che si è registrato, con l’augurio che i vertici gestionali del Parco archeologico applichino in futuro gli elementari principi di buona amministrazione evitando il ripetersi di queste incresciose vicende, che mettono a repentaglio la reputazione del Comune di Taormina e della Regione siciliana. Dopo aver collaborato con Gabriella Tigano, direttrice del Parco archeologico fino ad ottobre scorso, ed apprezzato la sua grande capacità organizzativa e gestionale oltre all’amore ed all’umiltà impressa nella sua funzione pubblica - ha aggiunto De Luca - ritengo che l’attuale direttore del Parco sia del tutto inadeguato al ruolo. Fin dal suo arrivo, infatti, da parte dell’attuale direttore è venuto meno quel fondamentale spirito di collaborazione istituzionale che aveva contraddistinto i rapporti con il Comune di Taormina e con la Commissione di Anfiteatro Sicilia, organismo che coinvolge anche i rappresentanti degli Assessorati regionali al Turismo e ai Beni Culturali. Con atteggiamenti divisivi e poco inclini al dialogo, ha avvelenato i rapporti preesistenti, compromettendo il clima di fiducia e collaborazione costruito nel tempo tra le istituzioni». Sul caso è intervenuta anche l’Associazione Guide turistiche di Taormina e della provincia di Messina, con la presidente Martine Fender: «Lasciamo ad altri le polemiche - esordisce - non siamo contrari ad eventi di qualsiasi genere ma certamente in questi giorni la nostra categoria è stata fortemente penalizzata e chiediamo rispetto e considerazione per la nostra professionalità e per i turisti che vogliono visitare il Teatro Antico. Nessuno ci ha stato informato preventivamente, i turisti e i gruppi si ritrovano a pagare un biglietto e poi si trovano davanti un’impalcatura e non riescono ad ammirare il Teatro Antico in tutta la sua bellezza. In questi casi bisognerebbe valutare l’opportunità di ridurre il costo del biglietto quando il Teatro è parzialmente visibile e nelle circostanze in cui vi sono lavori in corso che alterano e/o modificano sensibilmente la qualità della visita per il pubblico».