Taormina, sipario sullo storico contenzioso della "Carlo Zuccaro": il Comune paga e chiude
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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La struttura è di proprietà del Comune
Accordo siglato e fine di ogni contenzioso. Raggiunta l’intesa dopo anni di battaglie legali tra il Comune di Taormina e l’associazione “Villa Regina” di Sant’Agata Li Battiati (Catania), che in passato ha gestito la casa di riposo “Carlo Zuccaro”, di proprietà di Palazzo dei Giurati. La giunta comunale ha approvato l’atto di transazione e autorizzato il sindaco Cateno De Luca a sottoscriverla, archiviando così una vicenda che si trascinava da parecchi anni. L’accordo stabilisce che il Comune verserà entro trenta giorni all’associazione l’importo di 750.000 euro ed entrambe le parti non avranno null’altro da pretendere e chiuderanno i giudizi ancora pendenti in tribunale. “Villa Regina”, in virtù di una sentenza del 2022 del Tribunale di Messina, era rimasta creditrice nei confronti del Comune di Taormina della somma di 630.626 euro oltre interessi di mora mentre il municipio, secondo una sentenza dello stesso anno della Corte d’Appello, era creditore nei confronti dell’ex gestore di 599.632 euro oltre interessi legali dal 2011; inoltre il Comune era creditore di altri 135.166 euro legati dall'obbligo di rifondere le spese di lite e di funzionamento del collegio arbitrale. Tra le parti pendevano un ulteriore giudizio di cognizione al Tribunale di Messina ed un ulteriore procedimento arbitrale, avviato dall’associazione, inerente tra l'altro fatture emesse da “Villa Regina” riferibili a ordinarie prestazioni socio-assistenziali e ad oneri generali, ritenuti dovuti dalla sentenza del 2022. L'associazione aveva formulato nel 2022 istanza di insinuazione nella massa passiva all'Organismo straordinario di liquidazione del Comune di Taormina, giudicata ammissibile dai commissari per un importo totale di 1.201.202 euro, e lo scorso 11 febbraio alla chiusura del dissesto finanziario l’ex gestore della casa di riposo ha inteso precisare il proprio credito certo, pari a 1.382.462 euro, parzialmente compensabile con il minor credito vantato dal Comune di Taormina alla stessa data, ossia 791.769 euro. Inoltre ha chiesto altri 714.446 euro di sorte capitale maggiorata degli interessi e una porzione del credito sub iudice (quantificato e ammesso dall'Osl per 392.075 euro), dichiarandosi così disponibile a quantificare transattivamente la propria complessiva pretesa nella somma di 850.000 euro, a fronte del probabile rischio di soccombenza che avrebbe comportato l'esborso in capo al Comune di Taormina dell’importo di 1.106.491 euro, al netto della compensazione del credito oltre ulteriori interessi e spese legali. Le parti si sono quindi confrontate durante un incontro in municipio ed è stata raggiunta l’intesa a chiudere ogni partita con il versamento di 750.000 euro da parte del Comune, per un importo transatto pari a 1.541.769 euro di cui 791.769 euro compensati con il credito vantato dall’ente, evitando così una sicura soccombenza per 1.898.261 euro oltre ulteriori interessi di mora e spese legali.