Taormina, sconti sulla tassa rifiuti ai donatori di sangue: sì dall'aula ma è polemica
di Andrea Rifatto | 31/01/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/01/2024 | ATTUALITÀ
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Potrà ottenerli chi ha un Isee inferiore a 20mila euro
Sei un donatore di sangue, organi o tessuti? Allora potrai avere un scontro sui tributi. È l’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Taormina per promuovere la raccolta di sangue ed emoderivati spingendo la cittadinanza a donare per assicurare l’autosufficienza a livello locale, in un territorio dove la percentuale di donatori è bassa rispetto alla media regionale e nazionale. Un’idea formalizzata con un regolamento proposto dall’assessora ai Servizi sociali Alessandra Cullurà e approvato dal Consiglio comunale dalla maggioranza, mentre la minoranza si è divisa con tre contrari (Marcello Passalacqua, Lucia Gaberscek e Andrea Carpita) e un’astenuta (Mariarita Sabato). La proposta è classificata come intervento di sostegno al reddito tramite un contributo solidaristico che verrà erogato dal Comune su richiesta dei donatori che nell’anno antecedente o entro il 30 giugno dell’anno in corso dovranno aver fatto almeno una donazione di sangue da cordone ombellicale, organo tra viventi, tessuti o midollo osseo. Sarà ammesso un solo membro per nucleo familiare e le domande verranno accolte in base a data e numero di protocollo e Isee non superiore a 20mila euro: ai beneficiari sarà riconosciuto un 20% dell’importo dovuto (fino ad un massimo di 200 euro) sul pagamento della tassa rifiuti oppure su un’altra tassa in caso di assenza utenza Tari. Un mero riconoscimento di atto di generosità - viene specificato nel regolamento - gratuito e disinteressato. Già in commissione consiliare erano emerse perplessità e in aula l’esponente di maggioranza Salvatore Coppolino ha spiegato come bisognasse approfondire due aspetti: la possibile interpretazione del contributo come forma di remunerazione, vietata dalla Legge 219/2005, e l’istituzione di un capitolo di spesa per capire dove ricavare le somme. La discussione è però proseguita fino al voto finale. “Qualunque riduzione in qualsivoglia forma non posso accettarla come uomo, cittadino e medico - ha affermato Passalacqua - le donazioni sono un atto di amore, altruismo, generosità, non si può pensare di premiare una persona che dona se non con l’apprezzamento. Servono campagne di sensibilizzazione altrimenti la gente non capisce l’importanza di donare, molte persone non sono mai state informate e dopo che donano si sente degli eroi e continueranno a farlo per tutta la vita, quindi la gente gente va aiutata a capire, è inutile fare un baratto, un atto di generosità non va compensato”. Per Gaberscek “il fine è nobile ma il mezzo per arrivarci un po’ meno condivisibile - ha detto in aula - non è un’accusa di voler monetizzare un bene come il sangue perchè lo sgravio andrebbe a discapito del Comune, ma ognuno è libero di pensarla come vuole e non giudico la sensibilità dei consiglieri di maggioranza così come gradirei che non giudicassero la nostra”. a capogruppo di minoranza Francesca Gullotta, assente alla seduta, esprime profonda contrarietà: “La donazione è un dovere civico basato solo su altruismo, non può essere un do ut des - commenta - mi togli un po’ di Tari e ti dono il sangue, é amorale e anti educativo. E poi non é una forma di remunerazione? La donazione é gratuita e si configura in quanto tale come un atto di solidarietà nei confronti degli altri e come un vero e proprio dovere civico”. Di parere diverso la maggioranza: “Sarebbe offensivo pensare che si discuta di donazione ai fini economici e gravissimo che un’idea del genere possa sfiorare le nostre menti - ha replicato il capogruppo Claudio Giardina - è un tentativo di incentivare le donazioni, non un baratto. Condivido la necessità di sensibilizzare, un concetto come la donazione non può essere ridotto ad uno scambio”. Per Salvo Brocato “un tentativo di dare un senso ad una premialità, più che un baratto, e anche modo per aprire una strada che può essere modificata e migliorata in futuro con un’altra premialità meno meschina dello sgravio”. Il presidente Giuseppe Composto ha evidenziato come all’ospedale di Taormina non si possa donare il sangue per problemi tecnici, ma fosse possibile la gente non sarebbe costretta a spostarsi altrove e potrebbe donare più facilmente.