Taormina, sbloccati dopo cinque anni i lavori di recupero dell'ex chiesa di San Giuseppe
di Andrea Rifatto | 02/06/2024 | ATTUALITÀ
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Nell'iter è intervenuto anche il Tribunale
Un cantiere aperto da nove anni e rimasto fermo da quasi cinque, che adesso può ripartire perchè tutti gli ostacoli sono stati superati. Si sbloccano i lavori di adeguamento normativo e funzionale dell'ex chiesa San Giuseppe e dell’area annessa nella frazione taorminese di Mazzeo, con il recupero strutturale dell’immobile di valore storico-culturale e il ripristino della fruizione pubblica. Il Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti ha presto atto della seconda variante suppletiva approvata il 18 marzo dal Comune, per una spesa totale di 600mila 929 euro, al termine di un lungo iter che ha bloccato l’avanzare degli interventi fino ad oggi. Il progetto risale infatti al 2014, anno in cui è stato finanziato dalla Regione con 803mila euro, e nel maggio 2015 i lavori sono stati affidati all’impresa “Edilcap Srl” di Maletto per un importo di 263mila 440 euro, al netto del ribasso del 36,8358%. Nei mesi successivi, però, il Genio civile ha restituito le copie del progetto strutturale con richiesta di adeguamento e relative prescrizioni e la direzione lavori, affidata agli architetti Giovanni Lazzari, Giovanni Fiamingo, Sergio Zappia e Marco Porcino, ha trasmesso nel novembre 2017 la perizia di variante, approvata dal Comune nel gennaio 2018 e inoltrata alla Regione. Da Palermo, però non è arrivato il via libera ma sono stati mossi rilievi sul quadro tecnico-economico e nel giugno 2018 il progetto è stato ridotto all’importo di 600mila 929 euro, di cui 298mila 986 euro per lavori e 301mila 943 euro per somme a disposizione. La ripresa dei lavori era stata così fissata per il maggio 2019, ma a quel punto è emersa la necessità di dover ottenere l’autorizzazione all’occupazione del suolo ricadente all’interno della proprietà “Scer Srl” per consentire all’impresa di posizionare il ponteggio su parti del fabbricato prospettanti l’area privata. Ma a fronte di ripetuti solleciti, non è stato raggiunto un accordo e così il 23 dicembre 2019 i lavori sono stati sospesi. Il Comune di Taormina è stato quindi costretto a rivolgersi al Tribunale, che con un’ordinanza dell’11 maggio 2021 ha ordinato al privato di consentire l’immediato accesso sul fondo di proprietà per permettere il posizionamento dei ponteggi e una settimana dopo il rup ha ordinato alla direzione lavori l’immediata ripresa delle opere. A quel punto, però è emerso un altro problema, ossia il rincaro dei prezzi dei materiali e della manodopera, e si è cercato di trovare una soluzione condivisa per poter mettere l’impresa appaltatrice in condizioni di poter procedere con la ripresa e la conclusione dei lavori, fin quando le parti hanno individuato un accordo e il 5 ottobre scorso il direttore dei lavori ha aggiornato il computo metrico, solo in riferimento al ponteggio e ai mesi del suo utilizzo. Così il 18 marzo il progetto è stato riapprovato per una spesa di 360mila 470 euro per lavori e 240mila 459 euro per somme a disposizione e il 22 aprile la Regione ha dato l’ultimo via libera prendendo atto della seconda variante.