Lunedì 03 Novembre 2025
Il gruppo Prt lamenta l'assenza di una strategia e una Fondazione con scopi "opachi"


Taormina, "Nessuna attenzione per il patrimonio culturale, palazzi chiusi e senza eventi"

di Redazione | 09/10/2025 | ATTUALITÀ

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Palazzo Corvaja

«La città vive un’altra stagione in cui l’attenzione dell’Amministrazione verso il proprio patrimonio culturale appare del tutto assente». A sostenerlo è il gruppo “Progetto Ricostruzione Taormina”, che ritiene come il Comune non intenda puntare sulla valorizzazione culturale della Perla. «Si continua a ragionare solo a breve termine – afferma Elisa Aucello, membro di Prt – non guardando alle esigenze reali della comunità. L’ennesima occasione persa per ripensare gli spazi della città in ottica progettuale e costruttiva». Quanto al patrimonio culturale, vengono sollevati dubbi sull’istituzione della Fondazione Taormina, «presentata come soluzione a tutte le criticità ma la cui aria di competenza risulta essere poco chiara»: nel piano vengono infatti individuate gravi carenze, come assenza di un perimetro ben definito delle attività trasferite, stime di ricavi semplicistiche e prive di analisi di mercato, mancanza di strumenti di controllo e monitoraggio, sovrapposizioni con altre realtà come Taormina Arte e un alto rischio imprenditoriale, senza garanzie per il bilancio comunale. «Avere visione – spiega il consigliere comunale Luca Manuli – non significa creare nuovi enti, ma programmare, definire obiettivi, stabilire priorità e costruire strategie a lungo termine. Qui invece si maschera la mancanza di visione con azioni tattiche che generano spesa pubblica, attraverso incarichi politici, consigli di amministrazione, biglietti da vendere e persino l’idea di organizzare tour. Tutto questo non solo rischia di gravare sulle casse comunali, ma crea concorrenza confusa con operatori e associazioni che già operano sul territorio».

E mentre si attendono risposte, le porte di Palazzo Corvaja restano chiuse: le uniche iniziative degne di rilievo negli ultimi anni si devono alla preziosa collaborazione con TaoBuk, come l’installazione “Water Lilies” di Ai Weiwei (giugno-luglio 2025) e “Le ore” di Luigi Ontani (giugno-luglio 2024). Occasioni importanti, ma che secondo Prt nulla hanno a che vedere con una strategia comunale e che non bastano a compensare anni di abbandono istituzionale. «La Badia Vecchia resta in un limbo: si era parlato di venderla, ipotesi alla quale ci siamo opposti con forza - ricorda il gruppo - poi il sindaco ha dichiarato che non sarebbe stata ceduta. Ma cosa si sta facendo realmente? Ad oggi nessuna prospettiva chiara, nessun progetto, solo incertezza. La Fondazione Mazzullo, intanto, appare smantellata, confinata a eventi che mal si conciliano con la mission originaria. Un destino paradossale per uno dei luoghi simbolo della nostra città, che invece dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per differenziare l’offerta culturale e mantenere vivo il legame con la storia e l’identità di Taormina». «Pensare a un’offerta culturale più strutturata – conclude Aucello – significa pensare a Taormina come città d’arte, memoria e tradizioni. Significa mettere al centro i bisogni della comunità, di chi Taormina l’ha scelta per una settimana, un mese o per la vita».


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