Sabato 16 Agosto 2025
Petizione sottoscritta dai residenti del centro storico contro le regole di conferimento


Taormina, nasce il Comitato “Diritto al sonno”: "Il sindaco cambi gli orari dei rifiuti"

di Andrea Rifatto | 14/08/2025 | ATTUALITÀ

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Rifiuti raccolti dopo le 7 sul corso Umberto I

La richiesta è netta: rivedere gli orari di conferimento dei rifiuti stabiliti da cinque ordinanze sindacali emanate nel 2024 e nel 2025, che obbligano l’esposizione dei mastelli tra l’1:30 e le 5 del mattino. Ad avanzarla è il Comitato “Diritto al sonno” nato nel centro storico di Taormina, che ha depositato in municipio una petizione firmata da 36 residenti dell’asse commerciale tra Porta Catania e Porta Messina. Secondo i promotori, questa disposizione lede il diritto al sonno e incide negativamente sulla salute e sulla qualità della vita di chi vive stabilmente nel centro storico, spesso da generazioni. “Non siamo contrari alla raccolta differenziata – spiegano i firmatari – ma chiediamo orari compatibili con la vita reale dei cittadini. Il turismo non può giustificare tutto, soprattutto quando a pagarne le conseguenze sono famiglie, anziani e lavoratori. Gli attuali orari costringono molti residenti a rinunciare al sonno per rispettare gli obblighi previsti e questa condizione, protratta per mesi, compromette gravemente la salute, il benessere e la qualità della vita, in violazione del diritto fondamentale al riposo». Il documento fa presente che la situazione è aggravata dal fatto che i rifiuti vengono spesso ritirati ben oltre l'alba (intorno alle ore 7 o più tardi), rendendo del tutto inutile la sveglia notturna per molti cittadini. Inoltre, non di rado, i contenitori non vengono nemmeno svuotati, costringendo chi li ha esposti a riportarli in casa, con evidenti disagi. «Tutto questo - sottolineano - risulta particolarmente gravoso per le persone anziane, per chi ha problemi di salute, per i lavoratori e per le famiglie con bambini». 

Nel testo consegnato al sindaco, i residenti chiedono che l'Amministrazione comunale riveda gli orari di esposizione per i residenti del centro storico, valutando fasce più sostenibili che consentano un riposo adeguato senza compromettere l'efficienza del servizio; apra un confronto diretto con i cittadini, attraverso incontri pubblici o canali di ascolto strutturati, per valutare soluzioni condivise; esplori soluzioni tecniche o logistiche (ad esempio, mezzi meno rumorosi o sistemi più flessibili di ritiro) per limitare l'impatto sulla vita notturna della comunità. «Consegniamo questa petizione con rispetto, ma anche con fermezza – commentano i promotori – perché il diritto al riposo non può essere sospeso per sette mesi l’anno. Siamo cittadini consapevoli e collaborativi: non chiediamo deroghe, ma un riequilibrio ragionevole tra le esigenze del decoro urbano e il rispetto dei diritti fondamentali. Chiediamo una gestione più equilibrata e rispettosa, in cui il diritto al sonno - che è diritto alla salute - non venga sacrificato in nome dell'efficienza o del decoro urbano». I firmatari ricordano che «il diritto al sonno è riconosciuto a livello internazionale come un diritto fondamentale, strettamente legato alla salute e alla dignità personale. La Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo tutela il rispetto della vita privata e familiare, comprendendo anche il riposo, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera il sonno una necessità biologica essenziale. L’iniziativa arriva in un momento in cui Cateno De Luca è spesso al centro della scena mediatica per le sue esternazioni e le dirette social e noi residenti del corso Umberto chiediamo che la stessa energia comunicativa sia messa al servizio di chi Taormina la vive tutto l’anno». Nella petizione si segnalano inoltre «situazioni che creano ulteriore tensione sociale, come controlli e interventi da parte di ispettori ambientali con modalità che generano disagio nei confronti di cittadini che stanno solo cercando di svolgere un'azione civile».


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