Domenica 27 Luglio 2025
Chiesto un confronto al Comune sulla trasformazione della municipalizzata dei trasporti


Taormina, l'Asm diventerà Spa, i sindacati: "Percorso condiviso e non calato dall'alto"

di Andrea Rifatto | 25/07/2025 | ATTUALITÀ

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Entro fine anno l’Azienda servizi municipalizzati di Taormina sarà trasformata in società per azioni. È il destino stabilito dall’Amministrazione comunale per la società partecipata che si occupa di trasporto pubblico locale, parcheggi, acquedotto, fognatura e rifiuti, che assumerà la denominazione di “Taormina Mobilità Spa” con la cessione della gestione delle reti comunali alla “Patrimonio Taormina”, altra partecipata costituita recentemente, mantenendo la gestione transitoria del servizio ecologia fino al subentro del nuovo gestore. Un’intenzione messa nero su bianco con una delibera approvata dalla giunta comunale, ancora non pubblicata, che suscita già la preoccupazione dei sindacati. Le segreterie provinciali di Filt Cgil, Uil Trasporti e Ugl Autoferro denunciano infatti l’assenza di qualsiasi coinvolgimento delle rappresentanze sindacali in un processo che potrebbe avere forti ricadute sui lavoratori e in una nota congiunta inviata al sindaco Cateno De Luca e alle principali istituzioni locali, sottolineano come il progetto di trasformazione non possa procedere senza un confronto formale e preventivo con chi rappresenta i dipendenti. Una richiesta non solo politica, ma fondata su precise disposizioni normative: dallo Statuto dei Lavoratori (art. 9, Legge 300/1970) al D. Lgs. 165/2001, fino alle clausole della contrattazione collettiva nazionale e decentrata. Le sigle chiedono con urgenza l’apertura di un tavolo istituzionale, da tenersi al Comune o in sede prefettizia, per affrontare tre punti ritenuti centrali: le ricadute giuridiche e contrattuali della trasformazione societaria, le garanzie occupazionali e il mantenimento dei diritti acquisiti dai lavoratori attualmente in forza ad Asm, le prospettive di tenuta e qualità del servizio pubblico locale. 

«Non ci opponiamo al cambiamento in quanto tale – dichiarano i rappresentanti sindacali Carmelo Garufi (Filt Cgil), Antonino Di Mento (Uil Trasporti) e Giuseppe Giallanza (Ugl Autoferro) – ma riteniamo inaccettabile che si proceda senza il coinvolgimento dei lavoratori. La riforma dell’azienda deve essere frutto di un percorso trasparente e condiviso, non calata dall’alto. Serve dialogo, non silenzi istituzionali». Le organizzazioni sindacali ribadiscono la propria disponibilità al confronto, mettendo però in guardia su possibili tensioni sociali in assenza di un’adeguata concertazione. “Il personale Asm – concludono – è un patrimonio della città e merita rispetto e certezze, non incertezze e decisioni unilaterali». Un confronto che i sindacati cercano da tempo con i vertici dell’Asm, anche per discutere della gestione del personale, ma che negli ultimi tempi è saltato. Per il sindaco Cateno De Luca «anche nel corso del secondo anno di amministrazione l’Asm ha svolto un ruolo chiave nell’attuazione delle politiche di innovazione e miglioramento dei servizi pubblici, contribuendo alla trasformazione concreta della città».


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