Taormina, l'Amministrazione "licenzia" il vicecomandante Munnia e avvia accertamenti
di Andrea Rifatto | 22/02/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/02/2024 | ATTUALITÀ
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Munnia ha prestato servizio dallo scorso giugno
L’avviso di “sfratto” era arrivato domenica nel corso di una infuocata diretta social e nelle ore successive è stato formalizzato. L’Amministrazione comunale di Taormina ha deliberato il recesso unilaterale dalla convenzione con il Comune di Zafferana Etnea per l’utilizzo dell’ispettore capo Alessandro Munnia, giunto lo scorso giugno nella città del Centauro come supporto al Corpo di Polizia locale per 33 ore settimanali sulle 36 complessive del contratto di lavoro. Il benservito è stato deliberato dalla giunta taorminese con decorrenza dall’1 aprile, visto che il recesso immediato è possibile solo con un preavviso di 30 giorni, dopo lo scontro tra Munnia (che a Taormina ha operato con il ruolo di vicecomandante) e il sindaco Cateno De Luca in seguito alle lamentele mosse dall’operatore di Polizia locale sul mancato pagamento di oltre 400 ore di lavoro straordinario e dei rimborsi delle spese di trasferta da Zafferana Etnea. L’ispettore capo aveva annunciato in una lettera all’Amministrazione la decisione di revocare il consenso alla convenzione, in scadenza il 31 maggio, e dunque di non volerla prorogare, ma il sindaco ha deciso di metterlo subito alla porta per mancanza di fiducia, contestando soprattutto la mole di ore di lavoro straordinario che il dipendente ha dichiarato di aver effettuato e chiedendo anche una relazione al comandante Daniele Lo Presti. "Ho avviato un’indagine complessiva su alcune prassi - ha detto De Luca - pare che lo straordinario venga fatto senza la timbratura del cartellino con l’apposito codice e stiamo verificando strane coincidenze di impiegati che rivendicano lo straordinario insieme ad colleghi che magari provengono dalla stessa città e fanno lo straordinario insieme, senza timbratura. Ma chi autorizza tutto ciò? Taormina è il regno delle sorprese, ma le cose sono cambiate - ha sottolineato il primo cittadino - ci sono alcuni che continuano con il loro modo di fare pensando che siccome sono impegnato in giro non mi accorgo di certe cose, ma ho le mie tecniche e mi arriva tutto, lascio fare per vedere fino a dove vogliono spingersi”. Munnia non è più in servizio a Taormina e fino al 31 marzo potrebbe non riuscire a smaltire tutte le ore di straordinario richieste qualora non venissero retribuite. Ieri il Comune di Taormina ha rimborsato al Comune di Zafferana Etnea la somma di 18mila 479 euro per gli stipendi del periodo compreso tra il 19 giugno e il 31 dicembre.