Taormina, ispettori ambientali con le armi... spuntate: De Luca gli toglie poteri e carica
di Andrea Rifatto | 29/09/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/09/2025 | ATTUALITÀ
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De Luca con gli ispettori a luglio
Se in principio avevano preso servizio con pistola al peperoncino e manette, adesso gli ispettori ambientali di Taormina hanno le armi… spuntate. Il sindaco Cateno De Luca ha infatti firmato un nuovo decreto, dopo quelli di nomina del personale dell’associazione “Corpo Agroforestale” di Barcellona Pozzo di Gotto siglati il 9 e il 14 luglio, che toglie i poteri a coloro che da due mesi e mezzo operano in città presentandosi come Polizia rurale, sanzionando le violazioni in materia di conferimento e abbandono dei rifiuti. Il primo cittadino ha modificato i primi due provvedimenti eliminando la parte che prevedeva l’attribuzione agli ispettori ambientali di tutte le funzioni ed i compiti di natura accertativa di cui alla Legge 689/1981 ed al relativo regolamento comunale istitutivo della figura e assegnava loro lo status di pubblici ufficiali, dotati di propri ed autonomi poteri di accertamento, contestazione e vigilanza. Il nuovo decreto stabilisce invece che «la figura dell’ispettore ambientale, nell’ambito dell’attività di supporto e di collaborazione prevista dal regolamento comunale, dovrà limitarsi a segnalare al Corpo di Polizia locale le eventuali irregolarità riscontrate, corroborando la segnalazione con ogni supporto utile quali foto, video o relazioni documentali, affinché possa porre in essere gli interventi di competenza in materia di polizia amministrativa e la successiva contestazione ed irrogazione delle relative sanzioni amministrative». Dunque stop alle sanzioni elevate direttamente dai componenti dell’associazione incaricata, che da fine luglio a metà settembre hanno redatto 146 verbali per errato conferimento dei rifiuti con sanzioni da 350 euro ciascuna, per un totale di 51.100 euro. De Luca scrive nel provvedimento che «l’ispettore ambientale svolge funzioni di segnalazione e controllo in una materia, la tutela del territorio e la gestione dei rifiuti, propria dell’ente locale» e che «a seguito di recenti pronunce della Corte di Cassazione e tenuto conto degli indirizzi espressi dal Ministero dell’Interno ed anche dalla Regione siciliana possono essere destinati a segnalare al Corpo di Polizia locale le eventuali irregolarità riscontrate». E le sanzioni elevate finora? Saranno valide o potranno essere contestate e annullate? Il dibattito è tutto aperto.










