Taormina: "Improvvisazione e propaganda, il rumore del rally non sostituisce la cultura"
di Redazione | 24/10/2025 | ATTUALITÀ
di Redazione | 24/10/2025 | ATTUALITÀ
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Luca Manuli e Alessio Bonesoli
«Viviamo la contraddizione di un’Amministrazione che si muove con disinvoltura su operazioni dal dubbio interesse pubblico, mentre lascia in sospeso la programmazione turistica e culturale della città». A contestarlo è il gruppo “Progetto Ricostruzione Taormina”, con il consigliere di minoranza Luca Manuli e il componente della compagine Alessio Bonesoli. «È impressionante la solerzia con cui si è intervenuti per concedere l’anticipazione di cassa di un milione di euro al Gal, un soggetto che non rappresenta affatto una priorità strategica per Taormina - evidenzia Bonesoli - gli eventi del Gal, come “Le Valli del Mito e della Musica”, hanno un valore aggiunto discutibile per la città: attività marginali e incapaci di generare un impatto reale sul tessuto economico locale. Eppure, per loro si è trovata subito la liquidità. Quando invece si tratta di sostenere ciò che serve davvero a Taormina, tutto si blocca tra rinvii, promesse e silenzi». «Il Natale è ancora fermo al palo – evidenzia Manuli - nonostante l’assessore avesse promesso un programma pronto a luglio. In Consiglio avevamo proposto la creazione di un tavolo permanente per la strategia turistica, per pianificare insieme agli operatori un percorso di destagionalizzazione serio e condiviso. La proposta è stata bocciata: un segno chiaro di chiusura politica e culturale. Si preferisce la propaganda alla programmazione, la visibilità alla visione». Per “Prt” la città sembra aver smarrito la propria identità: «L’ultimo weekend - osserva Bonesoli - è stato dominato dal Rally di Taormina, dal rumore dei motori e da allestimenti tanto invasivi quanto esteticamente brutti, che hanno coperto i monumenti e snaturato il volto del centro storico. Un evento che non solo contrasta con l’immagine di Taormina, borgo invernale, come capitale del turismo culturale e dell’eccellenza mediterranea, ma che ha arrecato un danno concreto a residenti e turisti. Non si promuove una città mortificandola: il rumore non sostituisce la cultura, il disordine non sostituisce la bellezza, il brutto non può sostituire il valore». Secondo l’esponente di opposizione, Taormina deve continuare ad ospitare eventi, promuovere la propria immagine e attrarre visitatori, ma con criterio, qualità e coerenza: «Organizzare eventi non significa riempire il calendario, ma creare valore sociale che genera economia - sottolinea Manuli - servono iniziative che rispettino la storia e l’immagine internazionale della città, non manifestazioni improvvisate e prive di ricadute. Non manca la voglia di fare, ma la capacità di pensare: un approccio superficiale e senza cultura e processi gestionali ha ridotto Taormina a un palcoscenico di iniziative effimere, dove l’intrattenimento sostituisce la qualità e la quantità prende il posto della qualità». «Come aspettarsi una visione amministrativa strategica – conclude Bonesoli – da chi usa il concetto di bancomat della politica in base alle circostanze del momento? È questa la distanza più grande tra chi governa e chi ancora crede nel bene della città».












