Sabato 07 Giugno 2025
L'associazione chiede un incontro al sindaco dopo gli incrementi delle tariffe del 2025


Taormina, imprenditori preoccupati per l'aumento della tassa rifiuti: ecco chi paga di più

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Le attività commerciali sono le più colpite

«Siamo profondamente preoccupati per l’ulteriore aumento della tassa rifiuti, chiediamo un incontro urgente con il sindaco Cateno De Luca». A dirlo è il presidente dall’Associazione Imprenditori di Taormina, Carmelo Pintaudi, alla luce dell’incremento delle tariffe della Tari deciso dal Consiglio comunale il 19 maggio con l’approvazione del nuovo costo totale del servizio, cresciuto di quasi il 59% da 5.437.000 euro del 2024 a 8.639.000 euro dell’anno in corso. Per le utenze non domestiche le tariffe, che valgono dall’1 gennaio 2025, hanno subìto aumenti dal 34 al 48%, con incrementi che vanno da 1 fino a 21 euro al metro quadrato. I rincari maggiori colpiscono attività di fiori e piante, ortofrutta, pescherie e pizza al taglio (+ 21,4 euro/mq), banchi di mercato generi alimentari (+ 20,9 euro/mq), ristoranti, pizzerie, pub, trattorie, osterie (+ 16,9 euro/mq) e bar, caffetterie, pasticcerie (+ 14,6 euro/mq). In termini percentuali l’aumento colpisce maggiormente alberghi e agriturismi con ristorante (+ 48,7%), bed and breakfast e case vacanza (+ 48,2%), alberghi senza ristorante, case e appartamenti pr vacanze (+ 46,5%), stabilimenti balneari (+ 45,8%), discoteche, night club e sale scommesse (+43,7%), ipermercsti di generi misti (+ 43,5%), uffici ed agenzie (+ 42,13%), bar, caffetterie, pasticcerie (+ 41,6%). «Un ulteriore aumento che incide in maniera insostenibile su una programmazione economica già pianificata dalle varie attività - commenta Pintaudi - con un provvedimento penalizzante per le imprese e per l’economia dell’intera città. I nostri associati non sono certamente sciacalli o predatori e insieme ai tanti operatori del territorio rappresentano da sempre il vero motore economico di Taormina, continuando ad investire significative risorse per lo sviluppo del territorio. Le aziende, infatti, si avvalgono della collaborazione di circa 800 unità lavorative per poter ancor più migliorare la qualità dell’offerta ai cittadini e ai nostri ospiti». 

L’Associazione Imprenditori di Taormina chiede all’Amministrazione comunale concertazione e condivisione, manifestate a parole ma quasi mai concretizzatesi nei fatti, soprattutto su provvedimenti che interessano in particolare le attività economiche: «Tutto ciò ci permetterebbe di affrontare le tante problematiche, vista anche la complessità commerciale e morfologica del territorio, da ottiche diverse ma con obiettivi comuni -  conclude il presidente - per questo chiediamo un incontro urgente al sindaco per discutere sui percorsi che si intendono intraprendere per il futuro della città, dai quali non possiamo essere certamente esclusi».


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