Taormina, il lodo Impregilo resta un lontano ricordo: firmato l'accordo da 23,5 milioni
di Andrea Rifatto | 06/12/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/12/2023 | ATTUALITÀ
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Un contenzioso nato per i parcheggi e la galleria
Mancavano solo le sottoscrizioni definitive sull’accordo e sono arrivate nelle scorse ore, per chiudere definitivamente una vicenda che ha pesato come un macigno sulle finanze del Comune di Taormina. Si è chiuso per sempre il cosiddetto lodo Impregilo, riguardante l'appalto dei lavori di realizzazione del collegamento sotterraneo tra i versanti nord e sud del centro storico e i parcheggi sotterranei. La Commissione straordinaria di liquidazione, composta dal presidente Lucio Catania e da Maria di Nardo e Tania Giallongo, ha infatti firmato l'accordo transattivo con l’associazione temporanea di imprese costituita da Hce Costruzioni SpA (mandataria) e le società Icla Spa, Comil Spa e Studi e Progetti Costruzioni (mandanti), che hanno espressamente rinunciato ad ogni giudizio in essere e ad ogni pretesa vantata o da vantare accettando di chiudere la partita con l’accoglimento dell’offerta formulata dall’Organismo di liquidazione per l’importo di 23,5 milioni di euro, di cui 2 milioni 094mila 985 euro già versati, con la somma forfettaria e omnicomprensiva di 21 milioni 405mila 014 euro da versare in un’unica soluzione entro 30 giorni e la rinuncia a tutti i contenziosi in corso. Una transazione che arriva a distanza di 26 anni dal primo lodo, che risale al 21 ottobre 1997, dopo le richieste avanzate dall’Ati che ammontavano a 50 milioni 766mila 834 euro, mentre l'istruttoria condotta dagli uffici hanno considerato ammissibile alla massa passa un importo di 35 milioni 403mila 692 euro, al netto di alcune cause ancora sub iudice. Al termine di una lunga e complessa trattativa, l’associazione di imprese ha rinunciato ad alcune pretese iniziali e il 26 settembre ha comunicato la disponibilità ad accettare l’intesa, in via transattiva, a definitivo saldo e stralcio di ogni altro credito o pretesa ad oggi vantati nei confronti del Comune di Taormina, a fronte di un pagamento complessivo di circa 28,5 milioni di euro (dei quali 2 milioni circa già incassati). Dopo un’attenta analisi delle singole partite di credito e del rischio di soccombenza delle partite sub iudice, affiancata ad un confronto con il legale dell’ente, la Commissione del dissesto ha ritenuto di non poter accettare la proposta dell'Ati e ha avanzato una propria diversa offerta, quantificandola in 23,5 milioni di euro: tre giorni dopo Hce Costruzioni, in proprio e in qualità di mandataria dell'Ati, ha dichiarato di accettare la controproposta. Il titolo portante il credito vantato dalle imprese verso il Comune di Taormina traeva origine dal contratto del 28 dicembre 1989 con il quale l'Ente ha affidato in appalto i lavori di realizzazione del collegamento sotterraneo tra i versanti nord e sud del centro storico e i parcheggi sotterranei, per l'importo complessivo di 67,8 miliardi di lire: nel corso dell'esecuzione dei lavori sono sorte numerose contestazioni tra le parti che hanno condotto il raggruppamento di imprese a notificare al committente, il 9 agosto 1996, una domanda di arbitrato. Il giudizio arbitrale si è concluso con il lodo, deciso all'unanimità dagli arbitri il 21 ottobre 1997, che ha riconosciuto parzialmente le domande delle società per l'importo complessivo di 28,3 milioni di euro, attualizzato al 31 dicembre 2020. Le vicende giudiziarie susseguenti hanno portato al passaggio in giudicato, relativamente al primo lodo, della somma complessiva di 18,8 milioni, seguito poi da sentenze del Tribunale di Messina, della Corte d’appello e del Tribunale di Palermo, mentre rimanevano sub iudice un secondo lodo arbitrale e un giudizio davanti alla Corte d’appello di Palermo.