Taormina, il dado è tratto: tolta la divisa a Lo Presti e Cacopardo nominato comandante
di Andrea Rifatto | 30/09/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 30/09/2024 | ATTUALITÀ
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Lo Presti e Cacopardo: il primo da domani sarà senza divisa
Il Corpo di Polizia locale è tornato, ma il comandante no. Il sindaco Cateno De Luca non cambia idea e conferma la volontà di liquidare Daniele Lo Presti rimuovendolo dal vertice dei “ghisa” di Taormina. Il primo cittadino, infatti, ha nominato come nuovo comandante l’ispettore capo Giuseppe Cacopardo, attuale vicecomandante, dipendente istruttore (ex cat. C) ritenuto in possesso dei requisiti morali e professionali per poter svolgere l’incarico tra il personale attualmente utilizzabile dall’ente. Un comandante a mezzo servizio, visto che non è più responsabile di Area e non potrà firmare determine di impegno spesa, provvedimenti di liquidazione, determine di affidamento acquisizione beni e servizi, atti adesso di competenza del responsabile dell’Area Amministrativa, visto che il Corpo di Polizia locale è stato posto tra i Servizi, dunque tra le strutture di secondo livello, «in posizione di autonomia e diretta dipendenza funzionale dal sindaco o dall’assessore delegato, esclusa ogni interposizione di altro funzionario tra il responsabile di Polizia locale e il sindaco, organo titolare delle funzioni di Polizia locale che competono al Comune». Dunque martedì 1 ottobre, al suo rientro dopo tre mesi di congedo parentale, Daniele Lo Presti dovrà effettuare il passaggio di consegne e lasciare il suo ufficio, trasferendosi all’Area tecnica: il segretario generale, Giuseppe Bartorilla, ha infatti confermato la modifica del profilo professionale di specialista in attività di vigilanza in specialista in attività amministrativa, nell’ambito dell’area professionale dei funzionari e dell’elevata qualificazione a cui appartiene, approvando anche nuovamente l’assegnazione del personale dipendente ai vari settori a partire dall’1 ottobre. Bartorilla non ha accolto la diffida inviata martedì scorso dall’ex comandante, che chiedeva di essere reintegrato nel profilo professionale di assunzione e nelle relative mansioni con il comando del Corpo di Polizia locale, annunciando in caso contrario l’instaurarsi di un contenzioso, anche di natura risarcitoria, con esposti alle autorità per l’accertamento di eventuali responsabilità. Lo scontro giudiziario tra l’ex comandante e il Comune di Taormina è dunque dietro l’angolo. Prima della nomina del comandante, De Luca ha firmato un nuovo decreto sindacale per il conferimento degli incarichi di elevata qualificazione ai dirigenti delle Aree Amministrativa-Affari generali-Servizi sociali e demografici, Economico-Finanziaria-Entrate e Tecnica, con l’annullamento del decreto del 31 agosto e la revoca della determinazione del 28 marzo 2023, con la quale Lo Presti era stato nominato comandante per tre anni. Un atto legato alla nuova revisione dell’assetto organizzativo e all’approvazione della nuova macrostruttura del Comune stabiliti con la delibera di giunta del 23 settembre, che ha modificato l’organigramma e il funzionigramma allegati al Regolamento degli uffici e dei servizi dell’ente, articolando la macchina amministrativa in tre Aree e 16 Servizi, oltre al Corpo di Polizia locale, con il comandante non più collocato a livello apicale dell’ente, come previsto tra l’altro dalla Legge quadro siciliana della Polizia municipale. Nel decreto sindacale si specifica che i mutamenti organizzativi introdotti dalla giunta con la deliberazione del 23 settembre impongono la revoca della nomina di Lo Presti a comandante fino al 2026 per effetto del venir meno della relativa posizione organizzativa. Lo stesso, poche righe prima, viene qualificato come “appartenente all’Area dei funzionari e dell’elevata qualificazione ex cat. D1, con profilo professionale attuale di specialista dell’area della vigilanza”: una dicitura in contrasto con il provvedimento adottato il 7 settembre dal segretario generale Giuseppe Bartorilla, che gli ha assegnato il profilo professionale di “specialista in attività amministrativa” all’interno dell’Area Tecnica, dove è stato trasferito il 4 settembre nell’ambito della riorganizzazione della struttura organizzativa del Comune, «per ragioni di servizio correlate a tre settori strategici quali lo Sportello unico attività produttive, l’urbanistica e il lavori pubblici». Il decreto firmato da De Luca conferma i tre vertici dei settori comunali, con il segretario generale Giuseppe Bartorilla a capo dell’Area Amministrativa –Affari generali-Servizi sociali e Demografici fino al 30 giugno 2025, l’ing. Vincenzo Barbagallo responsabile dell’Area Tecnica fino al 31 gennaio 2025 (in convenzione con il Comune di Piedimonte Etneo) e Angela La Torre al vertice dell’Area Economico-Finanziaria-Entrate fino al 31 dicembre 2026.