Taormina, il caso del bar sfrattato dal municipio non è chiuso e arriva in Cassazione
di Andrea Rifatto | 07/09/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/09/2025 | ATTUALITÀ
2576 Lettori unici
I locali al piano terra del municipio
Si andrà fino all’ultimo grado di giudizio nel contenzioso tra il Comune di Taormina e la società che dal 2017 ha gestito il bar al piano terra del municipio, prima di essere sfrattata per morosità. La ditta “Ferrara Bar di Ferrara Manuela Stefania” ha infatti depositato ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’appello di Messina che nei mesi scorsi, pur dichiarando la nullità della sentenza di primo grado per difetto di valida costituzione del giudice, ha confermato l’ordine di rilascio dell’immobile sul corso Umberto, già sancito dal Tribunale il 10 giugno 2022, dichiarando la risoluzione del contratto di locazione stipulato nel 2016 e condannando la proprietaria al pagamento di 520.000 euro per canoni non versati sino al mese di giugno 2022. Il Comune ha confermato l’incarico all’avvocato Davide La Rosa, che ha seguito sin qui la vicenda, e ha stanziato altri 5.493 euro per la difesa dinanzi alla Suprema Corte. Una battaglia che si giocherà anche sulla validità delle procedure sin qui adottate nei vari gradi di giudizio, contestate dalla difesa dell’ex locatario. L’avvocato Antonino Cappadona, legale della società sfrattata, aveva infatti sollevato la nullità della sentenza del giudice di primo grado per incompetenza dello stesso, eccezione accolta in appello dalla Seconda Sezione civile del Tribunale di Messina che però non ha ritenuto di rimettere la causa al primo giudice. «Un grave errore processuale per una pluralità di ragioni - ha spiegato l’avv. Cappadona - in quanto l’art. 354 del Codice di procedura civile prevede espressamente la remissione al giudice di primo grado in caso di annullamento della sentenza. L’appello non è un procedimento totalmente devolutivo e la Corte d’Appello non aveva cognizione per emettere una decisione nel merito non essendo stata impugnata la decisione dall’Ente appellato, ritenuta nulla la sentenza di primo grado e non ricelebrando il processo nella sostanza si priverebbe la parte di un grado di giudizio». Per la Corte, invece, «non ne deriva la rimessione della causa al primo giudice ex art. 354 Cpc perché non ricorre alcuna delle ipotesi ivi previste: pertanto la Corte di appello deve decidere la causa nel merito, non ravvisandosi l'esigenza di rinnovazione di atti del primo grado e non avendo la parte interessata chiesto di svolgere eventuali attività processuali preclusele per la dedotta nullità». Sarà la Cassazione adesso a dire l’ultima parola sula questione. Nel frattempo al piano terra del municipio l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Cateno De Luca, rispetto all’idea avanzata dal precedente esecutivo di ospitare un infopoint gestito dal Servizio Turistico Regionale, ha deciso di realizzare l’Ufficio Tributi-Entrate comunali, attualmente in fase di allestimento, con un front office esterno per gli utenti, allo scopo di rendere funzionali e agevoli i servizi da rendere ai cittadini, evitando agli utenti di dover raggiungere sedi distanti dal Palazzo centrale.












