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Taormina. I Cinque Stelle: “Spostare la cardiochirurgia pediatrica a Palermo"
02/03/2016 | ATTUALITÀ
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L'ingresso dell'ospedale "San Vincenzo" di Taormina
Spostare all'Ismett di Palermo la cardiochirurgia pediatrica di Taormina. È quello che in sostanza chiede con una nota di quattro pagine indirizzata all'assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi il deputato del Movimento Cinque Stelle all'Ars Giorgio Ciaccio. La nota è diventata anche un'interrogazione a firma di Giulia Di Vita, depositata alla Camera, per capire se e quali iniziative intende assumere su questo versante il ministero della Salute in virtù dell'impegno assunto dal governo centrale nell'affiancare le regioni nel recupero del disavanzo sanitario. Secondo il M5S un trasferimento a Palermo finirebbe per diversi motivi col ridurre i costi di gestione. "Nota ed interrogazione - spiega il Movimento - muovono dalla disperata richiesta di 4.000 familiari di pazienti che hanno presentato una raccolta firme all'assessore Gucciardi e dalla constatazione dei fallimenti dei tentativi che a partire dal 2010 sono stati fatti per riorganizzare l'assistenza pediatrica siciliana, attualmente ospitata presso il presidio 'San Vincenzo' di Taormina (convenzionato con l'Ospedale Bambino Gesù di Roma), che doveva essere una allocazione temporanea in vista del definitivo trasferimento all'Ismep di Palermo, struttura i cui lavori sono fermi da tempo". La nota indirizzata a Gucciardi e l'interrogazione al ministro Beatrice Lorenzin, mettono in fila, uno dopo l'altro, tutte le criticità dell'attuale allocazione individuate dai deputati, tra cui la mancanza di una pediatria specialistica e di una pista di elisoccorso al San Vincenzo e di una rete di relazioni tra la struttura taorminese e le altre realtà assistenziali cardiologiche pediatriche siciliane. "Non di secondo piano, inoltre, la posizione geografica di Taormina, che costringerebbe i pazienti e le loro famiglie a dispendiosi soggiorni prolungati in caso di ricovero, considerato il più alto costo dei soggiorni negli alberghi e delle pensioni del rinomato centro turistico" - evidenzia Ciaccio. “L'obiettivo di annullare la migrazione sanitaria, oltre regione – afferma Giulia Di Vita – è praticamente fallito. Molti pazienti, infatti, una volta operati presso l'ospedale di Taormina, preferiscono spostarsi verso altre strutture ospedaliere d'Italia, anzi negli ultimi anni sono in aumento quelli che preferiscono indirizzarsi direttamente verso strutture ospedaliere extraregionali”. “L'Ismett di Palermo – dichiara Ciaccio – sarebbe un'ottima soluzione per ospitare la cardiochirurgia. È ai vertici delle valutazioni fatte dall'Agenas per quanto attiene agli indicatori di mortalità a 30 giorni per le procedure chirurgiche ed ha ottenuto il premio qualità per la categoria aziende sanitarie ed ospedaliere. E questo solo per fare alcuni esempi. Il centro, inoltre, è già sede dei Dipartimento di Cardiochirurgia e vedrà ampliati prossimamente i suoi spazi in funzione del progetto 'Centro Cuore', in partnership con l'ospedale Civico, ed è pertanto dotato di tutte le infrastrutture ed apparecchiature necessarie per la cardiochirugia. Riteniamo, inoltre, un ulteriore spreco di soldi pubblici la scelta di investire un milione di euro, e siamo solo all'inizio, nella ristrutturazione dell'ex Marcelletti in attesa della fine dei lavori dell'Ismep”. A suffragare l'ipotesi Ismett, per il M5S, sono anche anche altri dati che candiderebbero Palermo ad ospitare la struttura. “L'area metropolitana di Palermo – dice Giulia Di Vita – è la zona della Sicilia dove avviene il maggior numero di parti. Ogni anno nascono nell'isola 500 bimbi con cardiopatie congenite di diversa entità, di cui oltre un terzo necessitano di interventi chirurgici entro il primo anno di vita, e il 15 per cento in epoca neonatale. Giocano pertanto un ruolo fondamentale la vicinanza e i collegamenti tra il centro nascita, i reparti pediatrici ed il centro di assistenza cardiologica di terzo livello”.