Taormina, grave dissesto al cimitero monumentale: il Comune muove i primi passi
                        
                    
                    
                        di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
                            
                    
  
                
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La zona in dissesto da anni
                    
 Continua a peggiorare il dissesto idrogeologico che interessa da anni il perimetro del cimitero monumentale di Taormina. Il cedimento dei muri perimetrali dell’ossario, crollato da tempi immemorabili, e altre preoccupanti lesioni sul versante lato Piano Porto non possono continuare ad essere ignorati e bisogna intervenire al più presto per evitare conseguenze ancora più gravi. L’Amministrazione comunale, su proposta dell’assessore ai Servizi cimiteriali Giuseppe Sterrantino, ha approvato un atto di indirizzo relativo alle attività da porre in essere: un documento adottato dopo svariate interlocuzioni avviate con gli Uffici comunali sin dall'insediamento della nuova giunta e dalla ricerca delle attività e degli atti di programmazione (studi, progettazioni) presenti in municipio  è emersa la necessità di avviare una approfondita attività di riqualificazione del cimitero monumentale, alla luce della frana esistente lato Piano Porto, secondo gli accertamenti effettuati dall'Ufficio tecnico comunale.  Interventi quantomai necessari e finalizzati al ripristino dello stato dei luoghi, a tutela della pubblica e privata incolumità, anche al fine di evitare l'insorgere di possibili danni per i privati cittadini. L’Amministrazione ha quindi affidato all'Area Tecnica l'incarico di porre in essere gli adempimenti conseguenziali per il raggiungimento dell’obiettivo, partendo dalla redazione di un progetto. «Molti taorminesi da decenni invocano la riparazione e la ricostruzione dei muri perimetrali dell’ossario del nostro cimitero, crollato da tempi immemorabili - ricorda l’arch. Piero Arrigo - l’Amministrazione provveda celermente perché una città dell’ importanza di Taormina non può permettersi questa ferita nel proprio cimitero, che rappresenta anche un oltraggio verso i nostri defunti».
 
                    











