Taormina, fatto a pezzi l'"ufficio d'oro" di Asm alla funivia. "Bruciati 100mila euro"
di Andrea Rifatto | 03/06/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/06/2024 | ATTUALITÀ
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Pareti e soffitti sono stati smantellati, porte e finestre smontate, così come pannelli, listelli di legno e impianti. L’”ufficio d’oro” alla stazione della funivia di Taormina, realizzato dall’Asm ma senza autorizzazioni del Comune, è già in frantumi. Venerdì, infatti, sono iniziati i lavori di smontaggio degli uffici ricavati al piano rialzato dell’edificio della vecchia stazione motrice, per i quali la Polizia locale ha inviato un’informativa alla Procura della Repubblica per segnalare l’esistenza di opere realizzate in assenza di titoli autorizzativi. Alla richiesta di chiarimenti, Asm aveva risposto il 28 maggio di aver disposto la rimozione della struttura in legno in quanto non conforme a ciò che era stato ordinato e che erano in corso accertamenti allo scopo di verificare eventuali inadempienze degli Uffici della municipalizzata. Eppure i lavori per realizzare i nuovi vani, destinati ad ospitare la postazione di lavoro del dipendente che il 2 novembre ha ricevuto l’incarico di responsabilità e coordinamento dell’unità amministrativa complessa Servizio Funivia, erano già terminati da tempo e la struttura pienamente fruibile, tanto che il 29 aprile e il 9 maggio si sarebbero tenute anche le riunioni tra i vertici di Asm e i rappresentanti di Ansfisa, in occasione della chiusura della funivia per ottemperare alle prescrizioni, e in quell’occasione sarebbe stato espresso apprezzamento per l’intervento edilizio portato a termine. Adesso è partito lo smontaggio, che non è chiaro se avrà ulteriori costi vista finora l’assenza di provvedimenti pubblicati, e arriva un nuovo affondo del consigliere di minoranza Nunzio Corvaia, che il 12 maggio ha segnalato all’Ufficio tecnico comunale, al segretario generale, alla Polizia locale e alla Soprintendenza l’ampliamento dei locali nell’edificio della funivia. "A conferma e in conseguenza di quanto fatto emergere, ha avuto inizio lo smontaggio dell’intera struttura - commenta - per ripristinare lo stato dei luoghi come previsto quando vengono riscontrate violazioni delle normative edilizie. L’’ufficio d’oro’ è costato oltre 100mila euro, come si evince da ben 16 determine, cinque delle quali anche a firma del presidente di Asm Giuseppe Campagna, emesse dal direttore generale e segretario del Comune Giuseppe Bartorilla. Centomila euro letteralmente bruciati e andati in fumo per una struttura risultata abusiva - contesta il consigliere - il tutto nell’indifferenza e nel silenzio di quanti, a vario titolo e livello, sono investiti della gestione tecnica, operativa e amministrativa di Asm e dell’intera Amministrazione De Luca. Chi risponderà di quanto accaduto? Certo, non può passare inosservato ai più l’esistenza di responsabilità o omissioni da parte di chi è chiamato a garantire il rispetto delle norme, la legalità e la corretta osservanza e trasparenza delle procedure. Quella che colpisce, oltre alla beffa per la città, è la ‘naturale’ tracotanza di quanti sono coinvolti nella vicenda - conclude Nunzio Corvaia - uno strano e preoccupante modus operandi che ha caratterizzato non solo questo disdicevole episodio, ma è emerso anche nel corso degli approfondimenti seguiti a precedenti segnalazioni portate a conoscenza dell’opinione pubblica e delle autorità competenti”.