Taormina, Equità Urbana torna in aula: cosa cambia dopo i rilievi della Corte dei conti
di Andrea Rifatto | 10/10/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/10/2025 | ATTUALITÀ
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L'Amministrazione va avanti sulla propria strada
Tornerà in Consiglio comunale la società “Equità Urbana Spa”, la nuova partecipata creata dall’Amministrazione comunale di Taormina per le attività di accertamento e riscossione dei tributi e delle entrate extratributarie. Dopo il confronto del 24 settembre con la Corte dei conti, che il 30 luglio ha espresso parere parzialmente negativo sulla delibera consiliare del 7 giugno con la quale è stata costituita la società pubblica in house providing, la giunta comunale del sindaco Cateno De Luca proporrà all’aula una nuova versione dello statuto, redatta facendo proprie le osservazioni dei giudici contabili e mantenendo allo stesso tempi i principi cardine che hanno portato alla creazione della società. Le modifiche statutarie riguardano in particolare l’art. 4, dove è stata eliminata la possibilità di compiere operazioni commerciali, industriali e immobiliari, concedere fidejussioni, avalli, cauzioni e garanzie reali e partecipare ad avvisi e bandi, e l’art. 12, che non consente più alla partecipata di costituire patrimoni destinati ad uno specifico affare. All’art. 23 sul direttore generale (adesso divenuto art. 22), invece, non è più previsto che possa ricoprire l’incarico il segretario del Comune di Taormina. su quest’ultimo aspetto la Corte dei conti aveva contestato la violazione del vincolo di esclusività del rapporto di servizio e la commistione di interessi tra soggetto controllante e controllato. Per il resto l’Amministrazione comunale ha motivato nella delibera le ragioni per le quali intende andare avanti con l’ossatura già definita in precedenza, soffermandosi sui punti oggetto di interesse dei magistrati contabili. Ribadita la decisione di costituire la società in house sotto forma di società per azioni, con capitale sociale di 500.000 euro e durata trentennale, in quanto «costituisce la soluzione più coerente e funzionale per assicurare legalità, efficienza e continuità alla gestione delle entrate locali, in piena conformità con il quadro normativo». Nel parere erano state rilevate diverse criticità, come il distacco temporaneo di personale dal Comune alla “Equità Urbana Spa”, con costi a carico dell’ente mentre per la Corte di conti dovevano essere a carico della società: la giunta ha confermato il dato fabbisognale di 15 unità per la fase di start up, evidenziando che «il dato di costo del personale indicato nel business plan in fase di start up e per gli anni successivi non subisce alcuna duplicazione nè determina proiezioni economico-finanziarie (non) idonee a soddisfare i requisiti di affidabilità e attendibilità, in pregiudizio al parametro della sostenibilità finanziaria del business plan». Ciò in quanto «il costo che l'ente locale trasferirebbe alla partecipata per le unità ricollocate è lo stesso che la partecipata dovrebbe sostenere per il medesimo numero di unità che avrebbe dovuto assumere dall'esterno e che invece non assume(rebbe), in ragione dell'esito positivo della procedura di ricollocazione. Di conseguenza il costo totale dei dipendenti necessari per il corretto avvio della fase iniziale di Equità Urbana Spa e per il suo regime resterà invariato».












