Taormina, ecco i compensi dei vertici delle partecipate: ognuna costerà 72mila euro l'anno
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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La presidente Brancato e il sindaco De Luca
Fissati dall’Amministrazione comunale di Taormina i compensi degli organi delle nuove società partecipate costituite negli ultimi mesi dal Comune. La giunta ha deciso di assicurare equità e omogeneità di trattamento, equiparando i nuovi compensi spettanti ai presidenti ed ai componenti dei Consigli d'Amministrazione e del Consiglio di indirizzo dei nuovi organismi a quelli vigenti già all’Asm, municipalizzata già costituita, fissati nella misura del 65% dell'indennità del sindaco per il presidente e del 40% per i componenti. Indennità che nel caso di Taormina è pari a 49.680 euro lordi l’anno, ossia 4.140 euro al mese. Al presidente spetta così un’indennità annua di 32.292 euro (2.691 euro mensili), importo che verrà percepito da Silvia Strazzeri (Taormina Social City), Massimo Brocato (Patrimonio Taormina) e Valeria Brancato (Fondazione Taormina), mentre ai componenti del Consigli di amministrazione e di indirizzo toccano 19.872 euro l’anno (1.656 euro mensili) e le somme verranno erogate a Nunzia Giammona e Federico Giorgio (Taormina Social City), Alessia De Francesco e Gaetano Picciolo (Patrimonio Taormina), Laura Gullotta e Vincenzo Lombardo (Fondazione Taormina). In tutti e tre i casi la spesa totale annuale ammonta a 72.036 euro. Per l’ultima partecipata creata in ordine di tempo, Equità Urbana Spa, non sono stati ancora designati i vertici e ad amministrarla potrà essere il Consiglio di Amministrazione oppure un amministratore unico: per quest’ultima figura la giunta comunale ha previsto che l’indennità sia pari al 70% di quella del sindaco, ossia 34.776 euro annui. I compensi sono omnicomprensivi e non sono dovuti gettoni di presenza, indennità accessorie o altre forme di remunerazione; sono ammessi, se motivati e documentati, eventuali rimborsi spesa.










