Taormina e l'uscita A18: "Quel muro era la cronaca di una morte annunciata"
di Andrea Rifatto | 07/05/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/05/2019 | ATTUALITÀ
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Il muro all'uscita di Taormina e l'incidente di sabato
Un automobilista lo aveva fatto notare l’8 aprile, meno di un mese fa, pubblicando un post sul gruppo Facebook “A18 e A20 le autostrade siciliane della vergogna” con la foto dell’uscita di Taormina sulla carreggiata in direzione Messina: “Non ci sono attenuatori d’urto sugli svincoli e se si sbanda ci si spiaccica sul muro, questo post è una semplice raccomandazione, avete in mano le vite di migliaia di persone” diceva riferendosi all’ente gestore dell’A18, il Consorzio per le autostrade siciliane. Cronaca di una tragedia annunciata. Perché è ciò che è esattamente quello che è successo nella notte tra venerdì e sabato scorsi, quando la Citroen C3 rossa guidata da Francesco Tidona, autotrasportatore di 53 anni di Scicli (Ragusa), è andata a schiantarsi contro la parete della galleria Capo Pietra, proprio all’altezza dello svincolo della città del Centauro, causando la morte sul colpo del conducente. Un malore o un colpo di sonno sono le due ipotesi più accreditate, anche perché sull’asfalto non sono presenti segni di frenata. Tidona si trovava quindi tra la corsia di marcia e quella di decelerazione, anche se non è ben chiaro se dovesse proseguire dritto in direzione Messina o stesse imboccando l’uscita di Taormina, quando è finito contro la parete di cemento armato: un impatto fortissimo che ha distrutto la parte anteriore dell’auto, con il motore che è finito dentro l’abitacolo e non ha lasciato scalpo al 53enne. Gli accertamenti sull’incidente sono stati svolti dalla Polizia stradale della Sottosezione di Giardini e consegnati al magistrato, che deciderà se far eseguire l’autopsia sulla salma di Francesco Tidona o solo l’ispezione cadaverica. “Assurdo, quel muro di fronte allo svincolo era la cronaca di una morte annunciata" – fa notare Stefano Costantino, fondatore del gruppo Facebook che riunisce 12mila utenti di A18 e A20. "Lo svincolo di Taormina con quella curva e un muro di fronte è fuori ogni logica” gli fa eco un altro membro. Innegabile come quel tratto, con la presenza di una parete di calcestruzzo di una larghezza non indifferente, segnalata solo da un cartello catarifrangente che serve a poco o a nulla, rappresenti un pericolo per quanti dovessero trovarsi a sbandare o a perdere il controllo del proprio mezzo: la necessità di installare dei guard rail di protezione già alcune decine di metri prima, sulla corsia di decelerazione, insieme a dissipatori di velocità e attenuatori di urto è dunque quanto mai urgente per evitare altre perdite di vite umane e mettere in sicurezza quella porzione di autostrada.