Taormina e le guide turistiche abusive: il Comune compie il primo passo per contrastarle
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Le migliaia di presenze agevolano le guide abusive
Già un anno e mezzo fa era stato chiesto al Comune di vigilare e garantire il rispetto delle regole, adesso c’è un primo passo ufficiale per affrontare il problema. A Taormina la presenza di guide turistiche abusive è un fenomeno che continua a dilagare, con grave danno ai turisti, ai professionisti autorizzati e all'immagine della città. L’Amministrazione comunale, sollecitata dall’Associazione Guide Turistiche di Taormina e provincia di Messina, guidata da Martine Fender, ha deciso adesso di far partire i controlli sul corretto esercizio della professione, sanzionandone l'esercizio abusivo da parte di soggetti privi dei titoli abilitativi legali. Il primo passo sarà quello di indire una riunione operativa con tutte le forze di polizia, a partire dalla Polizia locale, affinché ciascuna di esse provveda in autonomia alla predisposizione e alla realizzazione di un programma operativo mirato all'esecuzione di controlli per la constatazione della corretta applicazione delle norme di legge e all’applicazione delle sanzioni in caso di accertata violazione. La giunta, su proposta del vicesindaco con delega al Turismo, Jonathan Sferra, ha dato mancato al responsabile del Servizio Turismo del Comune di Taormina di convocare l’incontro e stabilire le prime mosse da compiere per garantire sicurezza e legalità alle migliaia di turisti e visitatori giornalieri che arrivano in città. Già l’estate scorsa l’Associazione Guide Turistiche, assistita dall’avv. Carmelo Toro di Siracusa, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Messina, chiedendo che venissero eseguiti gli opportuni accertamenti e valutata la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti: le indagini sono ad oggi in corso, tanto che sono state ascoltate in Procura alcune guide indicate dall’associazione come persone informate sui fatti. Una pratica diffusa, quella delle guide turistiche abusive, che vede soggetti del tutto privi dei titoli abilitativi legali svolgere in nero le attività professionali di guida turistica, accompagnando persone singole o gruppi nelle visite a beni di interesse culturale o turistico e a siti storici e naturalistici ubicati a Taormina ma anche Messina, Lipari-Eolie e in quei comuni a maggiore afflusso turistico. Compito dei Comuni è quello di vigilare e garantire, ai sensi dell’art. 11 della L.r. 8/2004 e dell’art. 12, commi 8-10 della L. 190/2023, che le attività professionali di guida turistica siano svolte e offerte nel pieno rispetto della legge, ossia solo da soggetti in possesso della relativa qualifica professionale e iscritti all'Elenco nazionale. L’esercizio abusivo della professione può essere punito con la reclusione da sei mesi a tre anni, con la multa da 10.000 a 50.000 euro e con sanzioni amministrative da 3.000 a 12.000 euro ai soggetti non iscritti nell'elenco nazionale. Ma senza controlli gli abusivi continuano a farla franca ogni giorno e dunque è necessario istituire una task force che possa produrre risultati concreti.












