Taormina, De Luca attacca i dipendenti fannulloni: "Non voglio ladri, li mando in strada"
di Andrea Rifatto | 31/08/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/08/2023 | ATTUALITÀ
2505 Lettori unici
L'incontro in municipio
Li definisce colleghi, ma poi li addita come nullafacenti e ladri. Dopo la caccia agli evasori, il sindaco Cateno De Luca si scaglia contro gli inquilini di Palazzo dei Giurati che non farebbero il loro dovere rallentando la macchina amministrativa. Nel mirino del primo cittadino di Taormina finiscono questa volta i dipendenti comunali dell’Area Economico Finanziaria-Entrate, accusati secondo lo stesso cliché già visto nei primi mesi di mandato a Messina e Santa Teresa di Riva, con risultati spesso al di sotto delle aspettative. “C’è troppa gente che non vuole fare niente perchè non ha mai fatto niente e non sa fare niente - sostiene De Luca - e i colleghi impiegati che non intendono lavorare, perché non più abituati, li mandiamo a stare in strada. Avevamo programmato un corso di formazione per cercare di far comprendere loro il software da utilizzare e le nuove strategie da adottare, la responsabile Angela La Torre emana costantemente ordini di servizio ma non ne vogliono sapere: allora cambiamo strategia, troviamo i supporti per l’Ufficio e questi li mettiamo sulla strada, non voglio ladri nel palazzo municipale”. Un’invettiva arrivata dopo un vertice in municipio con il vicesindaco Giuseppe Sterrantino, il segretario comunale Giuseppe Bartorilla e la stessa La Torre, al termine del quale de Luca ha annunciato che la giunta ha proceduto a trovare la soluzione per supportare l’Area Economico Finanziaria ed agire per recuperare oltre 50 milioni di euro di tributi evasi. “C’è gente che pensa di avere diritto solo al 27 (per lo stipendio, ndc) e non ha neanche un briciolo di onestà per chiedersi cosa stia dando al palazzo e alla comunità - ha aggiunto il sindaco di Taormina - con La Torre e Bartorilla abbiamo fatto ricognizione complessiva e ci siamo organizzati per andare fino in fondo, perchè chi prende lo stipendio deve produrre e deve guadagnarselo”.