Taormina, Corvaia avanza dubbi su gestione dissesto e transazioni: chiesti tutti gli atti
di Andrea Rifatto | 30/11/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 30/11/2024 | ATTUALITÀ
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I consiglieri Corvaia e Manuli
Mettere a disposizione del Consiglio comunale tutti gli atti relativi alla chiusura del dissesto finanziario, in particolare quelli riguardanti le transazioni. È la richiesta che avanza il gruppo consiliare di minoranza “Rinascimento Taormina”, che manifesta dubbi sulle procedure adottate dall’Organismo straordinario di liquidazione e punta a verificare se tali perplessità abbiano o meno ragione di esistere. L’istanza è stata inviata dal consigliere Nunzio Corvaia al presidente del Consiglio Giuseppe Composto, al quale è stato chiesto di fornire la documentazione completa comprese le asseverazioni date dagli Uffici competenti e responsabili a sostegno della legittimità delle richieste di transazione dei crediti. «Già in passato - ricorda Corvaia - avevamo espresso dubbi e richiesto chiarimenti e delucidazioni sulle procedure messe in atto e sull’operato della commissione, nonché un confronto chiarificatore in Consiglio comunale. Purtroppo le nostre reiterate richieste non sono state accolte e gli Uffici competenti si sono rifiutati e hanno omesso di accedere agli atti, adducendo motivazioni varie e non consone». Secondo l’esponente di opposizione «l’Osl non ha messo parola sulle straordinarie e multiformi attività svolte dall’Asm e dalle altre partecipate, nè tanto meno sul corretto andamento della spesa corrente che doveva rispondere ai limiti posti dalla normativa di legge, che nella stesura del bilancio stabilmente riequilibrato prescriveva un tetto di spesa pari a un terzo degli stanziamenti previsti nei tre bilanci ante 2021, il blocco delle assunzioni a qualsiasi titolo, anche nelle partecipate, e sopratutto una netta separazione tra passato e futuro». Per il consigliere il “Salva Taormina” ha inciso profondamente sulle tasche dei contribuenti, molte volte a sproposito e con qualche dubbio di legittimità, e viene giudicato alquanto sospetto l'ammontare di 110 milioni di debito scaturito dagli accertamenti dell’Osl, poi asseverato dagli uffici comunali con una celerità definita sospetta: «È straordinario che ancora oggi non si conosca quanto del credito di spettanza Osl sia stato incamerato dallo stesso, unica titolare del titolo - rimarca l’ex assessore - e quanto dal Comune, indebitamente, né quali siano state le modalità concordate. Solo a posteriori si è appreso che oltre 5 milioni di euro sono stati restituiti al Comune, ma non sappiamo quanto del credito è stato incamerato dall’Osl. Non è chiaro - conclude - se in questo titolo possano essere inquadrate, se consentite, le anticipazioni fatte dal Comune. Servono chiarezza e trasparenza, che a nostro avviso non ci sono state e per questo abbiamo espresso voto contrario alla variazione di bilancio». L’aula tornerà a riunirsi domenica alle ore 15.15 con dodici punti all’ordine del giorno e il capogruppo di “Rinascimento Taormina”, Luca Manuli, ha chiesto al presidente Composto di discutere le delibere in più sedute per avere il tempo adeguato ad analizzare gli atti, affrontando domenica solo cinque proposte, riguardanti la relazione del sindaco sulla modifica dell’organigramma comunale, la verifica delle aree per residenza e attività produttive, l’approvazione delle nuove tariffe del trasporto pubblico locale e del limite massimo degli abbonamenti al parcheggio Porta Catania, l’approvazione delle aliquote Imu 2026 e la ricognizione sulla situazione gestionale dei servizi pubblici locali.