Giovedì 15 Maggio 2025
Brillamento dei due blocchi a rischio crollo sul costone. Interventi anche nel torrente


Taormina, conto alla rovescia per le esplosioni: ecco cosa accadrà nella "zona rossa"

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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I due blocchi da rimuovere sul costone

Conto alla rovescia in vista delle operazioni di brillamento del versante collinare instabile sulla via Mario e Nicolò Garipoli, la principale strada di accesso a Taormina, necessario ad evitare in futuro eventuali crolli anche in considerazione delle sollecitazioni dovute ai lavori relativi alla costruzione della nuova linea ferroviaria. Sul costone roccioso sono in corso le perforazioni al cui interno saranno posizionate le microcariche che verranno fatte esplodere alle ore 7 di domenica 18 maggio, quando verrà istituita una “zona rossa” con la chiusura  in via precauzionale dalle 6.30, e fino al termine delle operazioni, dell’autostrada A18 Messina-Catania tra i caselli di Taormina e Giardini Naxos, con deviazione del traffico sulla Strada statale 114. Le autorità hanno individuato le zone di maggiore rischio entro cui saranno adottate una serie di misure quali l’interdizione e l’evacuazione della popolazione che risiede nei fabbricati limitrofi all’area dell’esplosione e alcune restrizioni per i soggetti fragili ricoverati in una casa di riposo situata nei pressi. In dettaglio ai 17 residenti della zona è stato ordinato lo sgombero delle abitazioni situate all’interno dell’area di raggio di 230 metri (zona rossa), interessate dalle operazioni di brillamento delle cariche esplosive, entro e non oltre le ore 5 di domenica 18 maggio, con il divieto di rientro fino a quando il Centro operativo avanzato, ultimate le operazioni di brillamento, comunicherà l’assenza di criticità all’interno delle abitazioni; disposto il divieto di transito sulla via Garipoli e sul relativo bypass di collegamento dalle ore 4.30 di domenica fino al termine delle operazioni di brillamento e ordinato al gestore della casa di riposo “Carlo Zuccaro”, dalle ore 5 e fino al termine delle operazioni di brillamento, di attenersi ad alcune prescrizioni (presenza di ambulanza con medico a bordo dedicata alla struttura; divieto per gli ospiti di accedere all’esterno; chiusura delle serrande con accostamento delle imposte; ospiti divisi in due gruppi, in piani separati possibilmente in un unico ambiente).

La bonifica dei blocchi rocciosi B1 e B2 sul versante meridionale del monte Ziretto avverrà in varie fari: realizzazione di piste di cantiere, mediante consolidamento dei fronti di scavo e dei rilevati necessari; installazione di una barriera paramassi provvisionale da 5.000 chilojoule lungo l’allineamento delle barriere già esistenti nella fascia mediana del pendio; messa in sicurezza del torrente Sant’Antonio mediante due tubazioni metalliche affiancate per la gestione delle acque; realizzazione di piattaforma metallica per le operazioni di assistenza alla perforazione e caricamento degli esplosivi. Nell’ambito dell’intervento di sistemazione definitiva e messa in sicurezza del versante, il Consorzio Messina-Catania Lotto Sud ha redatto anche un progetto di sistemazione provvisoria del torrente Sant’Antonio, situato a valle della via Garipoli, e l’Autorità di Bacino ha rilasciato il nulla osta idraulico per la realizzazione delle opere, l’autorizzazione all’accesso all’alveo e il parere di compatibilità idrogeologica ed idraulica positivo. Nell’ultima fase è prevista la pulizia del detrito sul versante e la rimozione di opere e manufatti di protezione; l’installazione di tre barriere paramassi da 3.000 chilojoule a valle della parete alta e il consolidamento sulla parete intermedia disgaggiata. Il “coinvolgimento” del torrente Sant’Antonio, per una lunghezza di circa 100 metri, è legato al fatto che durante le operazioni di disgaggio bisogna evitare che i massi mobilizzati causino un effetto diga all’interno dell’alveo e i tubi metallici costituiscono il sistema idraulico che sarà utilizzato temporaneamente per gestire le acque e garantire la sicurezza. Una volta completato il disgaggio, le aree verranno ripristinate, riportando il torrente alle condizioni precedenti senza lasciare strutture permanenti in funzione. 


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