S. Teresa, va avanti la battaglia con Telecom per l'antenna: l'ultima parola al Cga
di Andrea Rifatto | 24/01/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 24/01/2020 | ATTUALITÀ
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L'antenna Telecom sul lungomare
Arriverà fino all’ultimo grado di giudizio la battaglia tra Telecom Italia e il Comune di Santa Teresa di Riva sull’antenna per la telefonia mobile esistente sul lungomare Paolo Borsellino, nel quartiere Sacra Famiglia. L’azienda di telecomunicazioni ha infatti presentato ricorso d’appello al Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo chiedendo l’annullamento o la riforma della sentenza emessa il 24 ottobre dal Tribunale amministrativo regionale di Catania, con la quale è stato dichiarato inammissibile il ricorso di Telecom contro la decisione del Comune di non autorizzare l’adeguamento tecnologico degli impianti, installati su un palazzo all’angolo di via Agrumaria. L’Amministrazione si è costituita in giudizio dinanzi al Cga e sarà l’avvocato Carmelo Moschella di Santa Teresa a difendere il Comune, dopo averlo rappresentato già in primo grado. Nodo del contendere è la richiesta di adeguamento tecnologico dell’impianto di telefonia mobile, con il riposizionamento delle antenne esistenti dal 2005, presentata da Telecom il 4 dicembre 2017, sospesa dal Comune il 19 dicembre e poi respinta il 5 giugno 2018, in quanto ritenuta incompatibile con il nuovo regolamento comunale sull’installazione degli impianti di telecomunicazione perché l’impianto non rientrerebbe nei parametri che ne consentono la localizzazione sul lungomare Borsellino 70, in particolare perché la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) presentata da Telecom prevede una potenza pari a circa 611 watt, superiore al limite consentito nel perimetro urbano e per il mancato rispetto della distanza minima tra le antenne, visto che in via Regina Margherita 460 (angolo via Sparagonà) vi è un’altra stazione radio base distante meno di 500 metri e dunque molto meno di quanto prescritto. Telecom chiedeva l’annullamento del diniego del giugno 2018, di cinque articoli del regolamento comunale sulle antenne e della delibera del 2016 con cui è stato approvato dal Consiglio comunale ma il Tar, lo scorso novembre, ha dichiarato il ricorso inammissibile per la mancata impugnazione della sospensione della Scia del 19 dicembre 2017, specificando che il provvedimento del 5 giugno 2018 era semplicemente confermativo e stabilendo dunque che gli atti e l’iter adottato dall’Ufficio tecnico comunale sono stati corretti. Adesso l’ultima parola sulla vicenda spetterà al Cga di Palermo. Una tematica, quelle delle antenne per la telefonia, che vede tanti cittadini preoccupati per le possibili conseguenze sulla loro salute.