"Spiagge sicure", nove comuni jonici ottengono 130mila euro: ecco come utilizzarli
di Andrea Rifatto | 01/08/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/08/2022 | ATTUALITÀ
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La spiaggia di Santa Teresa di Riva
Ben nove comuni jonici ottengono quest’anno le risorse stanziate dal Governo per l’iniziativa “Spiagge Sicure”, finalizzata alla tutela della sicurezza urbana e in particolare alla prevenzione e al contrasto dell’abusivismo commerciale e della vendita di prodotti contraffatti nella stagione estiva. Il Ministero dell’Interno ha ripartito le somme del Fondo per la sicurezza urbana, istituito nel 2018, stanziando 3,5 milioni di euro ai quali si sono aggiunti altri 2 milioni a valere sul Fondo Unico Giustizia, provenienti da confische e sequestri nei confronti di organizzazioni criminali. In totale nel comprensorio arrivano 127.552 euro per nove località costiere. L’importo più alto spetta ai Comuni di Taormina e Giardini Naxos, che ottengono 35mila euro ciascuno a valere sul Fondo Sicurezza Urbana; altri 57mila 552 euro invece, prelevati dal Fondo Unico Giustizia, sono stati ripartiti per una quota pari a 14mila 388 euro per ciascun ente e assegnati a Santa Teresa di Riva, Furci Siculo, Nizza di Sicilia, Alì Terme, Itala, Scaletta Zanclea e Forza d’Agrò. Le risorse sono state previste per 239 Comuni litoranei, selezionati secondo il numero di presenze nelle strutture ricettive in base ai dati Istat, che non sono capoluoghi di provincia, hanno una popolazione inferiore a 50mila abitanti e non hanno ricevuto contributi per iniziative analoghe negli anni scorsi. Per quest’ultimo motivo non sono stati considerati centri come Letojanni, Sant’Alessio Siculo e Roccalumera, che hanno ottenuto i fondi per “Spiagge Sicure” rispettivamente nel 2019, 2020 e 2021. L’arrivo del finanziamento non è però scontato: i Comuni che intendono beneficiarne devono infatti presentare una domanda alla Prefettura di Messina con una scheda progettuale in cui vengono illustrate le misure che si intendono adottare e specificati, nel dettaglio, i mezzi e il personale da impiegare, le aree del territorio interessate e i relativi costi. Le risorse possono essere utilizzate per l’assunzione di personale della Polizia locale a tempo determinato, le prestazioni di lavoro straordinario, l’acquisto di mezzi ed attrezzature e la promozione di campagne informative volte ad accrescere fra i consumatori la consapevolezza dei danni derivanti dall’acquisto di prodotti contraffatti. Il contributo può essere impiegato sia a copertura delle spese correnti (massimo il 50% del totale) che di quelle d’investimento. La Prefettura, verificata l’ammissibilità dell’istanza e acquisito il parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, deciderà se approvare il progetto, chiedere eventuali chiarimenti o documentazione integrativa o respingere l’istanza. L’istruttoria delle istanze presentate si concluderà entro il 10 agosto e i Comune assegnatari dovranno poi produrre specifici report mensili sull’attività svolta e una relazione finale sugli esiti dell’iniziativa, corredata dal rendiconto economico-finanziario della gestione e dalla documentazione di spesa, da inoltrare alla Prefettura entro il 30 novembre.