Spiagge ridotte e torrenti imbrigliati: territorio sempre più a rischio
24/11/2015 | ATTUALITÀ
24/11/2015 | ATTUALITÀ
2306 Lettori unici
Circa 400 studenti degli istituti superiori di Santa Teresa di Riva hanno partecipato al convegno sul tema “Protezione civile e Lions Alert”, svoltosi presso l’auditorium dell’Istituto di Scienze Umane “Sacro Cuore” e organizzato dal Lions Club di Santa Teresa di Riva. Il presidente del Club, Onofrio Chillemi, ha evidenziato la continuità al programma di informazione e sensibilizzazione sui temi di protezione civile con gli studenti, iniziata dal presidente uscente Antonio Scarcella, ed ha rilevato l’attività svolta dal gruppo di soci quali volontari della protezione civile locale accreditandosi presso diversi comuni della riviera jonica (Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo, Furci Siculo, Roccalumera, Nizza di Sicilia, Alì Terme). I dirigenti scolastici Suor Chiara Adamo dell’Istituto “Sacro Cuore” e Carmela Maria Lipari dell’Istituto “Caminiti-Trimarchi”, nel porgere i loro saluti, hanno accolto con favore queste attività formative nei confronti degli studenti, ringraziando i Lions per il supporto sociale che svolgono in occasione di eventi calamitosi. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva è intervenuto il presidente del Consiglio Danilo Lo Giudice. Ha introdotto il tema Giovanni Starrantino, delegato al Service, che ha illustrato il programma distrettuale “Lions Alert Team” come una delle più importanti finalità perseguite dai Lions a livello internazionale e ha spiegato le modalità di organizzazione a livello locale con la formazione di una squadra che sia di supporto al comune. I relatori hanno attirato l’attenzione e la curiosità degli studenti attraverso una serie di schede e di immagini proiettate che hanno fatto comprendere chiaramente come spesso gli interventi attuati dai privati ma anche dalle istituzioni sul territorio siano deleteri e il corso e la forza della natura si possano ritorcere contro gli insediamenti umani.
Giovanni Randazzo, docente del Dipartimento di Fisica e di Scienze della Terra dell’Università di Messina, trattando il tema “Rischi territoriali: erosione costiera e opere di difesa”, ha fatto notare in particolare come gli interventi e le variegate opere di difesa sulle coste siciliane siano spesso dannose e pericolose per l’ambiente e per l’uomo. Nel merito la costruzione di muraglioni perpendicolari per la costruzione dei lungomari dei nostri paesi ha portato ad una riduzione delle spiagge mettendo in pericolo gli insediamenti urbani in quanto “interrompe” il naturale corso delle onde non lasciando sedimenti sulla spiaggia e rendendo più devastante l’energia condotta dalle onde determinando impatti sempre più violenti nelle opere a terra. Il problema è ulteriormente acuito dall’imbrigliamento dei torrenti che impediscono il naturale ripascimento dei litorali. Una delle soluzioni auspicate è rappresentata proprio dal ripascimento con materiali naturali, omogenei e compatibili, al fine di allungare con dolci acclività per consentire all’onda marina di fare il suo corso naturale. Antonio Rizzo, esperto di protezione civile del Comune di Messina e responsabile del programma Lions Alert del Distretto Sicilia, ha spiegato in dettaglio l’organizzazione della Protezione civile in Italia con i vari livelli di intervento (locale, provinciale e nazionale) e ha esposto i vari livelli di allarme (verde, giallo, arancione e rosso) e i conseguenti tipi di provvedimenti che devono essere razionalmente raccordati. Ha invitato, inoltre, gli Enti comunali e le scuole a promuovere la diffusione dei Piani di Protezione civile, in modo che i cittadini possano conoscere i comportamenti da tenere dinanzi a situazioni critiche che interessano la comunità. Al termine del suo intervento ha proiettato un breve filmato sul nubifragio abbattutosi a Giampilieri e Scaletta il 1 ottobre del 2009 “Per non dimenticare” che ha commosso tutti i presenti. Numerose le domande degli studenti sulle modalità di intervento in caso di calamità e di soluzione dei problemi immediati. I relatori hanno sottolineato come la prevenzione sia la cosa migliore da fare per potere adottare i dovuti comportamenti in casi di urgenza. Il prof. Randazzo si è in particolare soffermato sul concetto di “resilienza”, cioè quella capacità di far fronte a eventi sconvolgenti riorganizzandosi positivamente dinanzi alle difficoltà, e ricostruendo con tempestività la propria vita, senza mortificare la propria identità.
Dopo gli interventi di Carlo Mastroeni, presidente di Zona, e Roberto Malfitano, presidente della 3° circoscrizione, ha concluso i lavori della intensa e proficua giornata il governatore distrettuale della Sicilia, Francesco Freni Terranova, che ha entusiasmato la platea quando ha incoraggiato i ragazzi ad essere cittadini critici e soggetti attivi di associazioni di volontariato che collaborano alla protezione civile, ma soprattutto vigili e tutori del proprio territorio per non far commettere azioni deleterie da parte delle istituzioni. Grande soddisfazione del presidente Chillemi il quale ha profuso tutte le sue energie per la riuscita della manifestazione, fortemente voluta e sostenuta, sensibilizzando i soci e i numerosi rappresentanti delle istituzioni su un problema ritenuto di vitale importanza per la società e dimostrando, così, le sue non comuni doti organizzative. Ha infine espresso vivo compiacimento per l’iniziativa del Club santateresino per la fattiva collaborazione dei docenti e degli studenti.
A margine della manifestazione è stata allestita una mostra fotografica itinerante, curata da. Andrea Donsì, incentrata su soggetti e su lavorazioni tipiche del nostro territorio riguardante il concorso sul tema delle “Antiche arti e mestieri della tradizione siciliana” riservato agli studenti delle scuole superiori della Sicilia.