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Sipario sull'antennopoli di Santa Teresa: l'antenna Iliad sorge davanti al cimitero
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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La nuova antenna davanti al cimitero centrale
A tre anni dalla sua “esplosione”, si scrive l’ultimo capitolo dell’antennopoli di Santa Teresa di Riva. Iliad Italia Spa ha infatti installato davanti al cimitero comunale una delle due stazioni radio base per la telefonia mobile, sorte nel dicembre 2022 grazie ai permessi di costruire ottenuti con il silenzio-assenso e finite al centro di polemiche e contenziosi amministrativi, tutti vinti dal colosso delle telecomunicazioni. Grazie all’accordo siglato tra Comune e Iliad, approvato nel settembre del 2024 anche dal Consiglio comunale con i soli voti della maggioranza, la società ha rinunciato definitivamente alla collocazione dell’impianto nel terreno privato in via Monsignor Celona, che scatenò polemiche perchè il fondo è di proprietà del suocero della vicesindaca Annalisa Miano, a poche decine di metri sorgono numerose abitazioni e nel raggio di 200 metri anche asili e scuole. Come da intese, la struttura è stata adesso posizionata sulla panoramica Maria Teresa D’Austria davanti al camposanto centrale, a fianco del chiosco per la vendita dei fiori, con una nuova torre da 30 metri (il primo palo non era riutilizzabile) per l’installazione delle antenne e delle parabole. La nuova particella catastale da 25 metri quadrati è stata creata all’angolo lato sud tra l’ingresso principale e la stradina laterale, concessa in locazione a Iliad per nove anni (rinnovabili di altri sei) con un canone annuale di 14.000 euro, da compensare con i costi di smantellamento e rilocalizzazione dell’impianto sostenuti e da sostenere da parte della società telefonica per la realizzazione del nuovo impianto, con l’avvio del pagamento del canone a partire dal sesto anno di decorrenza del contratto di locazione. Alla base è stata recintata un’area da 5x5 metri, che fuoriesce parzialmente sulla carreggiata stradale, riservata all’antenna gps e gli altri apparati necessari a far funzionare la stazione radio base 4G. Un'operazione costata complessivamente al Comune almeno 89.050 euro, di cui 8.000 euro per l'incarico legale all'avvocato Silvano Martella per il ricorso al Tar, 4.950 euro per l'appello al Cga, 70.000 euro per i costi di smantellamento e rilocalizzazione dell’impianto e 6.100 euro per la realizzazione dello scavo davanti al cimitero. È la conclusione di una storia fatta di silenzi e distrazioni sospette: cosa sia accaduto all’interno dell’Ufficio tecnico, dove il suocero della vicesindaca prestava all’epoca servizio (seppur non all’Urbanistica e non abbia preso parte al procedimento che ha dato il via libera ai lavori) rimane ancora oggi un mistero. Nel 2022, tra l’altro, nessuna pratica edilizia ha ottenuto il via libera con il silenzio-assenso a parte le due richieste di permesso di costruire per le stazioni radio base Iliad e dal 2016 al 2021 sono state solo quattro le istanze per le quali non è stata avviata un’istruttoria o prive di comunicazione alle ditte proprietarie e per le quali è intervenuto il silenzio-assenso. Nessuna responsabilità è stata contestata ai tecnici, seppur il sindaco abbia affermato in un dibattito pubblico che il comportamento adottato è ingiustificabile, ma lo stesso Lo Giudice non aveva risposto alla lettera inviata mesi prima da Iliad per individuare gli spazi più idonei alle due antenne. Silenzi, dimenticanze, distrazioni sospette. La decisione di spostare da quel terreno a ridosso dell’autostrada l’antenna 4G issata a dicembre 2022 ma mai attivata ha anche una ragion di Stato finalizzata ad un utile politico: far permanere il ripetitore in quel punto avrebbe messo a rischio la carriera politica della vicesindaca Miano, lasciando una macchia sul curriculum che non sarebbe sparita facilmente da qui al 2027, quando correrà per la poltrona più alta del Palazzo. Già tre anni fa l’opposizione le ha chiesto di dimettersi, sostenendo si trovasse in conflitto di interessi e non potesse non sapere, ma Miano non ha battuto ciglio ed è andata avanti dritta per la sua strada, seppur siano piovute critiche da più parti soprattutto perchè il sindaco ha sempre affermato di non sapere nulla dell’installazione delle antenne e di averlo appreso dal nostro giornale. Silenzi, dimenticanze, distrazioni sospette.

















