Scuole, l’Asp dà parere negativo alla chiusura e alla Dad: ordinanze dei sindaci a rischio
di Andrea Rifatto | 15/01/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/01/2022 | ATTUALITÀ
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Lunedì si dovrebbe dunque tornare in classe
“Benché l’indice dei contagi sia elevato in tutto il territorio provinciale, non si ha evidenza in atto di focolai nella popolazione scolastica e pertanto si esprime parere negativo in merito alla sospensione dell’attività didattica in presenza”. È quanto ha messo nero su bianco il direttore del Dipartimento di Prevenzione del’Asp di Messina, Edda Paino, nella nota inviata ai sindaci dei comuni che hanno chiesto il parere tecnico-sanitario obbligatorio per poter procedere ad emanare le ordinanze di chiusura delle scuole con l’attivazione della didattica a distanza. Il documento è stato inviato per conoscenza anche al commissario straordinario dell’Asp, al direttore sanitario e al commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. “In relazione alla richiesta - ricorda Paino - si specifica che, secondo quanto previsto dall’articolo 2 dell’ordinanza del presidente della Regione siciliana del 7 gennaio (Disposizioni per il sistema scolastico), esclusivamente nei territori dichiarati zona rossa o arancione ed in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Covid-19 nella popolazione scolastica, previo parere tecnico-sanitario obbligatorio e conforme dell’Asp territorialmente competente, il sindaco può adottare provvedimenti di sospensione, totale o parziale, delle attività didattiche con conseguente adozione della Dad secondo i protocolli in vigore per un periodo non superiore a 10 giorni”. Essere in zona arancione, infatti, non è sufficiente per poter sospendere le attività didattiche in presenza, ma serve anche il parere positivo dell'Asp. Adesso si attendono le decisioni dei sindaci: i comuni di Taormina, Letojanni, Castelmola, Mongiuffi Melia, Gallodoro, Sant'Alessio, Scaletta, Limina e Antillo hanno firmato ordinanze che scadono domani: dunque i provvedimenti non saranno reiterati alla luce del parere negativo dell’Asp e si tornerà a scuola in presenza da lunedì 17. A Savoca, Furci, Roccalumera, Pagliara, Mandanici, Nizza, Fiumedinisi, Itala e Alì le lezioni in presenza sono state sospese fino al 21, mentre a Santa Teresa fino al 23 gennaio, con l'attivazione della Dad, ma adesso queste ordinanze potrebbero essere riviste alla luce dell’ultima decisione dell’autorità sanitaria. A Giardini Naxos, Forza d'Agrò e Alì Terme non è stata invece firmata alcuna ordinanza. Già giovedì il prefetto di Messina, Cosima Di Stani, aveva scritto ai sindaci ricordando che la normativa nazionale consente l’attivazione della didattica a distanza esclusivamente in zona rossa ma che l’ordinanza di Musumeci del 7 gennaio, in deroga alla disciplina nazionale, ha esteso tale possibilità anche ai territori dichiarati zona arancione, in ogni caso sempre previo parere delle autorità sanitarie. Una deroga sulla cui legittimità non mancano i dubbi, visto che non è certo che l’ordinanza del presidente della Regione, che rimarrà in vigore fino al 31 gennaio, possa “superare” quanto previsto dalla legge nazionale, essendo quest’ultima, come ribadito dal Tar di Catania, una disposizione di rango primario.