Sabato 18 Ottobre 2025
Agitazione nazionale indetta dai sindacati per chiedere maggiori tutele e garanzie


Sciopero dei lavoratori del settore rifiuti, salta la raccolta in diversi comuni jonici

di Redazione | 16/10/2025 | ATTUALITÀ

2075 Lettori unici

Salta la raccolta rifiuti domani (venerdì 17 ottobre) in molti comuni del comprensorio jonico, per via dello sciopero proclamato a livello nazionale dai sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, Fast-Unilavoratori e altre sigle. Un’agitazione organizza al mancato rinnovo del Contratto collettivo dei servizi ambientali, scaduto il 31 dicembre 2024, e per chiedere sicurezza e salute in tutti i luoghi di lavoro, aumenti salariali adeguati al costo della vita, riconoscimento della professionalità dei lavoratori degli impianti e degli appalti, maggiori tutele contrattuali e sviluppo del welfare di settore e difesa del diritto di sciopero e della rappresentanza sindacale. Diversi i comuni dove la raccolta porta a porta non avverrà e dove dunque questa sera non bisognerà esporre i rifiuti: Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo, Savoca, Casalvecchio Siculo, Antillo, Forza d’Agrò, Letojanni, Castelmola, Mongiuffi Melia, Gallodoro, Gaggi, Francavilla. 

«Chi lavora ogni giorno per tenere pulite le nostre città merita rispetto, diritti e sicurezza - evidenziano gli organizzatori - lo sciopero è l’unico modo per farci ascoltare e ottenere un contratto giusto per tutti. Abbiamo chiesto alle associazioni delle imprese, Utilitalia, Cisambiente-Confindustria, Assoambiente e Centrali cooperative delle risposte certe su gravi problematiche che affliggono gli operatori del settore, implementando e rafforzando, ad esempio, le norme e degli strumenti di prevenzione per salute e sicurezza affinché il settore, oggi al primo posto per infortuni spesso mortali nei servizi pubblici locali, non detenga più questo triste primato e migliori sensibilmente le condizioni di lavoro; il miglioramento e l’adeguamento della classificazione del personale, riconoscendo le nuove professionalità e le innovazioni tecnologiche e organizzative sviluppate in questi anni, modernizzando la classificazione; recuperare le differenze contrattuali tra generazioni e genere, aumentando la tutela per il personale over 55, riducendo il divario salariale relativo all’inquadramento del personale neoassunto, ridefinendo l’equilibrio dei tempi di vita e di lavoro, garantendo la stabilità occupazionale dei lavoratori in appalto, cominciando dall’obbligo di applicazione di questo contratto anche per le cooperative sociali; aumentare le retribuzioni attraverso il recupero del potere d’acquisto dei salari eroso dall’inflazione del triennio 22/24 e da quella prevista per il triennio 25/27, anche riqualificando il sistema indennitario, implementando il sistema di welfare e di sanità integrativa, adeguando la produttività prevista dal contratto».


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.