Venerdì 15 Novembre 2024
L'impianto della frazione di Forza d'Agrò è stato ammodernato ma non è ancora attivo


Scifì, depuratore "nuovo" e problemi vecchi: la fogna scorre sempre nel torrente - VIDEO

di Andrea Rifatto | 29/10/2024 | ATTUALITÀ

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Lo sversamento di reflui fognari

Impianto nuovo, problemi vecchi. Nella frazione Scifì le scie di liquami fognari che scorrono nel torrente sono ormai “integrate” nell’ambiente e sembrano quasi la normalità, se non fosse per gli odori nauseabondi e l’inquinamento che provocano nel suolo, rendendo la zona malsana. Lo scorso anno il Comune ha deciso di utilizzare un contributo di 50mila euro assegnato dallo Stato per attuare un progetto di messa in sicurezza ed efficientamento energetico dell’impianto, affidando i lavori a settembre 2023 alla ditta “Ded Elettromeccanica di Rocco Bramo” di Nizza di Sicilia. Nel depuratore a vasche Imhoff è stata realizzata una nuova vasca con tutti i sistemi previsti dai normali impianti di depurazione, seppur in forma ridotta, ma non è stato ancora possibile collaudarla e attivare il ciclo di smaltimento dei reflui fognari in quanto vi sarebbe un’ostruzione nella condotta di scarico delle acque depurate nel torrente Agrò che va rimossa. Dunque al momento l’impianto è fermo e i liquami che arrivano dalle abitazioni di Scifì fuoriescono all’interno e poi si disperdono nel terreno adiacente, fino alla stradina che attraversa il limitrofo torrente. 

 Il depuratore è stato attivato nel 2009 per eliminare le vecchie fosse settiche, con un’autorizzazione del 1999 concessa dalla Regione per scaricare le acque depurate nel torrente Agrò, rilasciata però per un impianto di depurazione in contrada Matrafà, dove era stato previsto inizialmente. Nel 2022 è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza per il cattivo funzionamento e tuttora è privo di autorizzazione allo scarico nel torrente Agrò, visto che negli anni il Comune di Forza d’Agrò non ha risposto alle richieste della Regione per arrivare al rilascio del rinnovo, chiesto nel 2018, e nel 2020 il Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti ha archiviato la pratica, chiudendo il lungo iter con un nulla di fatto.


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