Scaletta Zanclea, la strada per il cimitero arriva alla Camera
di Andrea Rifatto | 21/11/2016 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/11/2016 | ATTUALITÀ
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La strada crollata nel 2009
“É davvero assurdo credere che a cinque anni dalla tragica alluvione che l’1 ottobre 2009 provocò 37 morti, i cittadini di Scaletta siano privati del diritto di commemorare i propri defunti”. A denunciarlo è Francesco D’Uva, deputato del Movimento Cinque stelle alla Camera, che ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per sapere perché non sia stata ancora ripristinata la strada di collegamento che conduce al camposanto scalettese. “L’arteria è ancora interrotta nonostante il ripristino rientrasse a pieno negli interventi di messa in sicurezza post-alluvione previsti dal Piano della Protezione civile regionale – scrive D’Uva – ed è assurdo che dopo cinque anni il territorio sia mortificato dall’inefficienza burocratica e amministrativa. Da recenti dichiarazioni del responsabile della Protezione civile di Messina, Bruno Manfrè – sostiene il deputato – si evincerebbe un intoppo nell’assegnazione della gara d’appalto, che sarebbe stata vinta in un primo momento da una ditta che ha fatto un’offerta troppo bassa che non ha consentito l’avvio dei lavori”. In realtà la situazione è ben diversa e D’Uva, oltre ad aver sbagliato il calcolo degli anni, fa riferimento a vecchie dichiarazioni rilasciate dall’ormai ex responsabile della Protezione civile messinese. Di anni ne sono infatti passati sette e non cinque e Manfrè è stato sostituito a luglio da Alfredo Biancuzzo. Il deputato non conosce evidentemente a fondo la questione su cui ha deciso di presentare un’interrogazione parlamentare. La situazione della strada per il cimitero sembrava essersi sbloccata ad aprile, quando era stato approvato il progetto di ripristino del tratto franato, a cui avrebbe dovuto far seguito la pubblicazione del bando per la realizzazione dell’opera, dal costo di 4,5 milioni di euro. Le modifiche alla legge sugli appalti hanno però fermato tutto: era stato infatti previsto un appalto integrato di progettazione esecutiva e realizzazione ma la normativa è cambiata poco prima della pubblicazione del bando e ciò ha costretto la Protezione civile a riattivarsi per mandare a gara prima la progettazione esecutiva e poi la realizzazione. Nei giorni scorsi il dirigente generale del Dipartimento regionale di Protezione civile, Calogero Foti, ha rassicurato il sindaco Gianfranco Moschella che l’appalto per la progettazione è andato a gara ma non si hanno ancora tempi certi sulla realizzazione dell’opera, che si allungheranno notevolmente.