Scaletta, cittadini preoccupati per il raddoppio ferroviario: "Dateci certezze sul futuro"
di Andrea Rifatto | 05/11/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/11/2022 | ATTUALITÀ
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Durante i lavori non si potrà sostare sulla Ss 114
“Saranno lavori che dureranno almeno dieci anni, se non più, ed avranno un rilevante impatto sulle attività economiche e sul quotidiano vivere e relazionarsi dei cittadini: per questo vogliamo conoscere ed avere contezza di ciò che sarà o di come si presenterà alle generazioni future il nostro paese”. Incertezza e preoccupazione sono i sentimenti che regnano tra la popolazione di Scaletta Zanclea in vista dell’apertura del cantiere per il raddoppio ferroviario Fiumefreddo-Giampilieri e sulla scorta di ciò è stata avviata una petizione, sottoscritta da 175 cittadini, presentata in municipio e indirizzata all’Amministrazione comunale e ai consiglieri, con la richiesta di convocare un Consiglio in adunanza aperta all’intervento dei cittadini, con la presenza dell’Amministrazione, al fine di fornire le dovute informazioni, recepire le opportune proposte e valutare le iniziative a supporto delle stesse. “Tutti i cittadini, operatori economici e non - si legge nel documento - nella considerazione di un intervento di così rilevante impatto, in ossequio ai più elementari principi di democrazia partecipata, devono essere messi nelle condizioni di conoscere le conseguenze che tali attività avranno sul loro vivere quotidiano, avanzare proposte circa la riduzione degli inevitabili disagi e le progettualità che interesseranno l’attuale rilevato ferroviario, nonché le opere compensative che dovranno essere attuate sul territorio comunale”. Una petizione che nasce anche perchè a differenza di altri comuni, il territorio di Scaletta è asfittico, non dispone di spazi e di una viabilità alternativa alla Statale 114, nè tantomeno di uno svincolo autostradale che consentirebbe di alleviare i disagi che comporteranno i lavori, ritenuti comunque necessari e attesi da tempo. I cittadini, però, lamentano di vivere questo periodo senza un confronto istituzionale ritenuto necessario, a distanza di quattro anni dall’unico Consiglio comunale che ha affrontato la questione: “Nonostante tale iniziativa sia stata condivisa da tante persone, ad oggi l’Amministrazione, in tutte le sue componenti, non ha ritenuto di dare risposte - evidenziano - nè tantomeno di convocare l’auspicato Consiglio in adunanza aperta alla partecipazione attiva dei cittadini. Purtroppo il tempo non gioca a favore delle problematiche evidenziate con la petizione e proprio per questo, qualora dovesse perdurare il silenzio, avremo tutto il diritto di valutare le opportune iniziative e sempre con finalità costruttive, per far sì che la nostra democratica istanza abbia un seguito”. In sede di conferenza di servizi, il Comune aveva chiesto a Rete Ferroviaria Italiana, tra le 11 opere compensative, di prevedere una indennità per le attività commerciali, a titolo di ristoro, per l’eventuale perdita di fatturato e dei relativi mancati guadagni a causa dell’imponente traffico veicolare che per lungo tempo interesserà la Ss 114, per il quale verrà istituito il divieto di sosta su entrambi i lati, con un ulteriore danno economico per lo sviamento della clientela. Il tema era stato toccato in Consiglio comunale il 19 ottobre e il sindaco ha fatto presente di essere a conoscenza della raccolta firme, che “accolgo con vero favore in quanto rappresenta l’interessamento di tutta la comunità”, mentre il presidente Andrea Le Cause ha affermato che verrà convocato un Consiglio comunale con adunanza aperta al pubblico.