Savoca, slitta di due mesi la decisione del Tar sulla "Sicobit": la fabbrica va avanti
di Andrea Rifatto | 23/07/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 23/07/2025 | ATTUALITÀ
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Lo stabilimento rimane attivo
Slitta di due mesi la discussione dell’ultimo ricorso presentato al Tar di Catania dalla fabbrica di conglomerati bituminosi “Sicobit Srl” di Savoca, con la quale chiede l’annullamento del provvedimento della Città metropolitana di Messina di conclusione negativa della conferenza dei servizi con rigetto della richiesta di rilascio dell’Autorizzazione unica Ambientale per la prosecuzione dell’impianto, dei pareri negativi del Comune e dell'Autorizzazione Idraulica Unica rilasciata dall'Autorità di Bacino, per la sola parte in cui limita il transito attraverso l'alveo del torrente Portosalvo ai soli mezzi di cantiere interessati ai lavori di raddoppio della linea ferroviaria Giampilieri-Fiumefreddo. Nell’udienza fissata per i giorni scorsi, l’avvocata Cecilia Nicita del Comune di Savoca ha sollecitato un rinvio della decisione cautelare e l’istanza è stata accolta dal collegio della Seconda Sezione. Pertanto la decisione cautelare collegiale è stata rinviata alla camera di consiglio fissata per l’11 settembre. Restano validi gli effetti del decreto cautelare del 19 giugno, che ha consentito alla Sicobit di riaprire lo stabilimento in quanto secondo il Tar «l’immediata chiusura dell’impianto costituirebbe per la ricorrente un danno di estrema gravità, oltre a determinare - si osserva incidentalmente - un pregiudizio per la sollecita e proficua realizzazione delle opere stradali di interesse pubblico cui si riferisce la documentazione contrattuale che è stata versata in atti». Inoltre secondo i giudici amministrativi «non appare di particolare pregiudizio per le amministrazioni intimate la prosecuzione dell’attività sino all’esito della camera di consiglio, anche tenuto conto che l’impianto è operativo in loco da lungo tempo». Parallelamente rimane aperta la questione delle emissioni di fumi in atmosfera, per la quale il Comune di Savoca ha sollecitato controlli alle autorità