Giovedì 25 Aprile 2024
Siglato un protocollo di intesa per avvalersi delle competenze dell'Ateneo


Savoca, sinergia con l'Università di Catania per valorizzare il borgo

di Gianluca Santisi | 11/02/2017 | ATTUALITÀ

3132 Lettori unici | Commenti 1

Sinergia tra il Comune di Savoca e l’Università di Catania con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, architettonico e culturale savocese. La Giunta comunale presieduta dal sindaco Nino Bartolotta ha approvato lo schema di protocollo d’intesa con l’Ateneo catanese, autorizzando il primo cittadino alla sottoscrizione del documento. “Il nostro Comune – ha spiegato Bartolotta – nell’ottica di garantire uno sviluppo sostenibile del territorio, ha deciso di costituire un rapporto di collaborazione con l’Università degli Studi di Catania al fine di potersi avvalere delle competenze culturali e scientifiche espresse dall’Ateneo”. Per rendere più agevole lo scambio e dare vita a una forma strutturata di collaborazione, i due enti hanno ritenuto stipulare un protocollo di intesa di reciproco impegno e riferimento, che avrà la durata di cinque anni. Secondo lo schema, l’Università, tramite la Struttura didattica speciale di Architettura, si impegna a: collaborare e fornire assistenza per la stesura di progetti da presentare congiuntamente a Enti finanziatori; collaborare e fornire assistenza per progetti di formazione; promuovere, attraverso la redazione di tesi di laurea o dottorato, approfondimenti e studi di interesse per il territorio savocese; offrire consulenza scientifica e supporto nella costruzione delle politiche locali e degli strumenti di governo. Il Comune di Savoca garantisce alla Università la disponibilità a fornire supporto e collaborazione per: visite organizzate e guidate del territorio; periodi di formazione (stage e tirocini); assistenza per lo svolgimento di tesi di laurea; organizzazione di conferenze, incontri, seminari e workshop; partecipazione a programmi e progetti di ricerca, progetti di formazione e campagne di sperimentazione connesse a ricerche di interesse comune. I rapporti tra le parti saranno regolati da apposite convenzioni sottoscritte di volta in volta in relazione al manifestarsi di specifiche esigenze e dovranno indicare obiettivi da conseguire e specifiche attività da espletare, durata, corrispettivi, modalità di pagamento e responsabili scientifici. 


COMMENTI

Giovanni | il 11/02/2017 alle 15:13:12

L'Universita' di Messina invece non ha competenze? Mah

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