Savoca, nuovo contenzioso per il municipio: la ditta esclusa torna alla carica per i danni
di Andrea Rifatto | 16/08/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 16/08/2021 | ATTUALITÀ
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Il palazzo recentemente restaurato
Nuovo capitolo giudiziario sulla vicenda dei lavori di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico del palazzo comunale di Savoca, concluse nei mesi scorsi grazie ad un finanziamento di 696mila 600 euro della Regione e 77mila 400 euro del Comune. In municipio è infatti giunto un altro ricorso presentato dalla ditta che si era aggiudicata inizialmente le opere ma era stata poi esclusa, la “D’Anna Giuseppe” di Palermo che adesso ha cambiato denominazione in “Stra.Edil Srl”. Nell’atto si chiede il risarcimento dei danni provocati per l’impossibilità di aggiudicarsi i lavori, stipulare il contratto di appalto ed eseguirli, calcolati in 49mila 775 euro (importo che verrà meglio specificato nella perizia che sarà depositata in giudizio) o nella maggiore o minore somma che verrà accertata mediante consulenza tecnica di ufficio: la ditta ha infatti chiesto al Tar in via istruttoria, se possibile, di ammettere e disporre consulenza tecnico-contabile per quantificare esattamente i danni subiti. L’Amministrazione comunale guidata al sindaco Massimo Stracuzzi ha nominato come proprio legale l’avvocato Cecilia Nicita, stanziando per l’incarico 4mila euro, che ha già seguito il contenzioso nel primo round. L’impresa “D’Anna Giuseppe”, che nel novembre 2019, aveva ottenuto l’affidamento delle opere, salvo poi vedersi “scavalcata” dalla “Lsv Costruzioni” di Maletto, ha infatti vinto lo scorso anno un ricorso al Tar e i giudici hanno stabilito che la gara è stata irregolare e hanno annullato il contratto di appalto, che però non è stato possibile dichiarare inefficace in quanto i lavori erano già in avanzata fase di realizzazione e in buona parte pagati all’impresa esecutrice. In quell’occasione la richiesta di risarcimento danni per equivalente era stata giudicata inammissibile perchè troppo generica, ma il Tar aveva fatto presente come ciò non impediva di riproporre domanda risarcitoria in separato giudizio, dunque con un altro contenzioso contro il Comune di Savoca così come ha fatto adesso la “Stra.Edil Srl”, difesa dagli avvocati Giuseppe Ribaudo e Francesco Carità.