Savoca, la strada appena riaperta è già pericolosa tra frane e smottamenti - FOTO
di Andrea Rifatto | 25/10/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/10/2021 | ATTUALITÀ
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Detriti sulla carreggiata scivolati dal costone
Riaperta dopo sette anni al termine dei lavori di messa in sicurezza e ripristino, finanziati dalla Regione con 500mila euro, la Strada provinciale agricola 234/A Savoca-Scopelliti-Rina mostra già qualche segnale che non fa stare sereni. In alcuni punti dell’arteria, infatti, alle prime piogge si sono verificati degli smottamenti e dai costoni è scivolato sulla sede stradale del materiale detritico, che in qualche caso ha ristretto la carreggiata. A suscitare perplessità è la posa dei gabbioni metallici e della struttura metallica modulare tipo “erdox” a contenimento dei pendii, che in qualche punto sembrano essere sospesi visto che si è creato il vuoto al di sotto a causa dello scivolamento del terreno verso la strada. In altri tratti a rischio non è stato invece adottato alcun accorgimento e dunque terra e massi, non appena il terreno è imbevuto d’acqua, finiscono facilmente sull’asfalto rendendo pericoloso il transito, soprattutto dei mezzi a due ruote. Il rischio che si verifichino nuovi smottamenti, con l’arrivo delle piogge, è più che concreto ma evidentemente non è stato preso in considerazione dalla Città metropolitana, che nei giorni scorsi ha disposto la revoca del provvedimento di chiusura al transito emanato nel 2014 a causa di due frane. Nella parte a monte, vicino al centro storico di Savoca, non si comprende tra l’altro il motivo per il quale non siano stati rimossi due grandi cumuli di terra ammassati da anni, che restringono notevolmente la larghezza della carreggiata. I lavori sono stati eseguiti dall’impresa “Asar Costruzioni” di Tortorici, per l’importo di circa 250mila euro, grazie al contributo concesso al Comune di Savoca dalla Protezione civile regionale, a seguito degli eccezionali eventi atmosferici dell’autunno del 2015.