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Fenomeni di dissesto iniziati nel 2012. L'area è stata classificata ad elevata pericolosità


Savoca. Costone del castello a rischio crollo, la Regione aggiorna il Pai

di Redazione | 03/03/2015 | ATTUALITÀ

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Il dissesto sul versante nord del castello

A tre anni di distanza da un nubifragio che ha colpito il centro storico di Savoca, causando fenomeni di dissesto sul versante nord del castello, con crollo di detriti che hanno totalmente ostruito la sottostante circonvallazione in prossimità della chiesa di S. Nicolò, è stato approvato dalla Regione Siciliana l’aggiornamento del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI) del bacino idrografico della fiumara d’Agrò e dell’area territoriale tra la fiumara Agrò e il torrente Savoca, approvato nel 2007, in particolare per quanto riguarda il territorio savocese. Si tratta di un passaggio importante nell’iter avviato per la messa in sicurezza del versante nord del castello: l’aggiornamento del Pai, infatti, riguarda l’inserimento di un nuovo dissesto geomorfologico che ha mutato il quadro della pericolosità e del rischio esistente nel territorio di Savoca, individuato attraverso il riscontro di situazioni oggettive emerse a seguito di una segnalazione da parte del Comune e verificata durante un sopralluogo congiunto con i tecnici del Dipartimento regionale dell’Ambiente. Con il Pai viene effettuata la perimetrazione delle aree a rischio, in particolare, evidenziando quei luoghi dove la vulnerabilità si connette a gravi pericoli per le persone, le strutture, infrastrutture ed il patrimonio ambientale. Tutto ciò al fine di pervenire ad una definizione dei livelli di pericolosità indispensabili per la realizzazione di interventi mirati a mitigare o eliminare il rischio. La delibera di aggiornamento è stata approvata dalla Giunta regionale, presieduta dal presidente Rosario Crocetta, lo scorso 18 febbraio. La novità più importante riguarda la classificazione del dissesto “come crollo attivo caratterizzato da una pericolosità molto elevata P4 e rischio molto elevato R4 per la porzione di centro abitato coinvolto”. La priorità massima dovrebbe così consentire di accedere più agevolmente ai finanziamenti per la messa in sicurezza. 
Le valutazioni sulle modifiche da apportare al Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della fiumara d’Agrò sono state fatte lo scorso 3 luglio durante una conferenza programmatica negli uffici dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente, alla presenza dei soli rappresentanti dei Dipartimento regionale per l’Ambiente. Assenti la Provincia, la Protezione Civile, il Genio Civile e il Comune di Savoca. Proprio quel giorno nel centro collinare sindaco e giunta stavano presentando le loro dimissioni, tanto che l’Ufficio tecnico comunale, contattato telefonicamente, comunicava che avrebbe trasmesso successivamente il proprio assenso all’aggiornamento del Pai.


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