Sarà il 2023 l'anno del ponte Agrò? E la passerella rimane a rischio in caso di piena
di Andrea Rifatto | 02/01/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 02/01/2023 | ATTUALITÀ
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Le canne sotto la bretella attendono di essere pulite
Sarà il 2023 l’anno del nuovo ponte Agrò? Lo sperano le popolazioni di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo, che salutano il quinto anno consecutivo con l’infrastruttura che li mette in collegamento sulla Strada statale 114 chiusa per problemi strutturali. A fine ottobre, nel corso di un incontro in Prefettura, Anas ha illustrato lo stato delle procedure adottate dopo la risoluzione del contratto siglata un anno fa con l’impresa “Mit Costruttori” e spiegato che la strada intrapresa è quella dell’accordo quadro, annunciando che l’iter che si sarebbe concluso tra la fine di novembre e i primi di dicembre con l’individuazione dell’impresa, mentre il periodo tra febbraio e marzo sarebbe stato quello stimato per consegnare i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte Agrò e riaprire così il cantiere. In questi giorni Anas ha pubblicato numerosi bandi di gara per opere che riguardano tutto il territorio nazionale e tra questi anche una procedura di accordo quadro biennale per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria per il risanamento strutturale di opere d’arte (ponti e viadotti), per l’importo di 250 milioni di euro, che con il Lotto 5 prevede interventi nelle Strutture territoriali di Sicilia e Sardegna, compresa la Statale 114 Orientale Sicula nel tratto dal km 8,300 al km 54,400: dalla documentazione pubblicata non si evince se rientra in questo appalto anche il ponte Agrò, situato al km 35,100 dell’arteria, ma in ogni caso l’auspicio è che i tempi stimati vengano rispettati e si arrivi al più presto alla ripresa dei lavori, che dureranno poi oltre un anno. In Prefettura i sindaci di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo avevano chiesto che si procedesse intanto alla pulitura delle canne della passerella provvisoria alla foce del torrente, per consentire un regolare deflusso delle acque in caso di piena: interventi che Anas aveva promesso di effettuare entro il mese di novembre, ma che nonostante si sia concluso l’anno non sono stati invece realizzati. Dunque le popolazioni rimangono ancora con il fiato sospeso per la possibile interruzione della bretella sommergibile in caso di ondate di maltempo o improvvisi temporali, visto che la piena del corso d’acqua potrebbe raggiungere il livello della sede stradale anche perchè le canne sottostanti sono parzialmente ostruite dai detriti. Lungaggini burocratiche che oltre a creare disagi alla viabilità hanno inferto un duro colpo alle attività commerciali della via Stradella Catania di Santa Teresa di Riva, la porzione di Statale che dalla via Francesco Crispi collega con il ponte, una strada che prima era un’importante arteria di transito adesso quasi deserta: gli esercizi della zona sono in forte sofferenza e diventa sempre più dura tirare su la saracinesca, sapendo di ritrovarsi in una landa desolata, tanto che qualcuno ha deciso di chiudere anche perchè sono venuti a mancare quei clienti di passaggio, così come le persone dei paesi vicini, come Sant’Alessio e Forza d’Agrò, considerato che si tratta di una strada principale, mentre ormai da quattro anni tutti percorrono direttamente il lungomare per raggiungere la bretella sul torrente.