Giovedì 17 Luglio 2025
Approvato dal Consiglio il Piano e le tariffe Tari con un costo di gestione più alto


Sant'Alessio, lievi aumenti nella bolletta rifiuti. L'opposizione contesta il servizio

di Andrea Rifatto | 15/07/2025 | ATTUALITÀ

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Non mancano mai gli incivili soprattutto nel fine settimana

Lievi aumenti nelle prossime bollette della tassa rifiuti che giungeranno agli utenti di Sant’Alessio Siculo. Il Consiglio comunale, con i voti dei cinque consiglieri di maggioranza (assente Giovanni Saccà) e i tre contrari della minoranza, ha approvato il Piano economico-finanziario della Tari e le tariffe 2025, dal quale emerge un aumento della spesa totale del servizio rifiuti pari al 3%, passata da 793mila 311 euro del 2023 (ultimo anno in cui è stato approvato il Pef) a 817mila 490 euro del 2025, sulla base dei dati di bilancio pre-consuntivo del 2023. L’incremento dei costi è legato in particolare alle attività di trasporto e smaltimento in discarica, considerato che per la frazione indifferenziata si è passati da 158mila 462 a 170mila 151 euro e per gli scarti differenziati da 34mila a 49mila 270 euro. «L’aumento dei costi comporta automaticamente l’aumento delle tariffe per coprire il 100% del servizio - ha detto il sindaco Domenico Aliberti - e lo scorso anno, con la chiusura della discarica di Lentini, è stato necessario conferire in siti più lontani. Ci scontriamo quotidianamente con la ditta che gestisce l’appalto per garantire tutti i servizi previsti - ha aggiunto - abbiamo inviato anche diffide e le fatture vengono pagate dopo l’espletamento dei servizi. Il problema della raccolta differenziata dipende soprattutto dall’educazione dei cittadini che l’Amministrazione ha cercato di sensibilizzare - la percentuale di differenziata è aumentata dal 40 al 60% ma è ancora bassa e avremo il supporto della Guardia nazionale ambientale per potenziare la vigilanza sul territorio contro gli incivili». 

Per l’opposizione «con le aliquote per i residenti inferiori ai non residenti si favoriscono i soggetti che pur non vivendo risultano residenti e che invece dovrebbero pagare la tariffa più elevata - ha evidenziato la capogruppo Tina Cannavò - la nostra posizione è guidata da una visione di giustizia sociale e di equità fiscale, che ritiene debba costantemente guidare le decisioni dell'Amministrazione pubblica, ed il nostro ruolo è quello di vigilare sule modalità di spesa del denaro pubblico che proviene dalle tasche dei nostri cittadini. Riteniamo che le tariffe Tari debbano essere giuste e proporzionate al servizio offerto e che debbano tener conto delle esigenze e delle possibilità dei cittadini - ha proseguito - e oggi il rapporto costi sostenuti e servizi offerti non ci sembra congruo, riceviamo da ogni dove lamentele e segnalazioni sulla scarsa pulizia delle nostre strade principali, piazze, marciapiedi, vie secondarie e frazioni che magicamente tornano ad essere pulite e scerbate solo dopo le nostre denunce sullo stato di degrado e abbandono». La minoranza ha contestato l’assenza di un potenziamento del servizio e di un miglioramento della qualità della raccolta differenziata e la mancata diminuzione della produzione dei rifiuti, chiedendo un'analisi più approfondita dei costi e dei benefici del servizio, al fine di individuare soluzioni più eque ed efficienti, che tengano conto della sostenibilità economica e della tutela dei diritti dei cittadini. «Siamo convinti che sia necessario un cambio di passo nella gestione del servizio di raccolta e che sia indispensabile una maggiore trasparenza e controllo da parte degli organi e delle figure preposte a tale attività - ha concluso il gruppo - e in assenza di tutti quei dati certi e incontrovertibili riferiti a ciò che è stato garantito rispetto a ciò che in realtà viene erogato, per senso di responsabilità nei riguardi dei cittadini, per onestà intellettuale e dovere istituzionale non possedendo informazioni certe e necessarie esprimiamo voto contrario».


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