Sant’Alessio, l’acquedotto resta in mano al Comune: "Non ha eguali a livello mondiale"
di Andrea Rifatto | 13/11/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/11/2020 | ATTUALITÀ
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La seduta consiliare
Continuerà ad essere gestito in house dal Comune di Sant’Alessio l’acquedotto cittadino. Il Consiglio comunale ha infatti deciso all’unanimità (sei i consiglieri presenti) di non aderire all’Ambito Territoriale Idrico di Messina, che da qui a breve si occuperà del servizio idrico integrato nei singoli comuni, ma di continuare con la gestione in forma autonoma. La legge nazionale consente infatti ai comuni montani con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti, e a quelli che hanno un approvvigionamento idrico da fonti qualitativamente pregiate e garantiscono un utilizzo efficiente della risorsa, di poter gestire in autonomia le reti idriche senza partecipare ad ambiti sovracomunali. L’Amministrazione comunale ha quindi fatto richiesta all’Ati e alla Regione e non cederà il proprio acquedotto continuando a gestirlo a livello locale. “Ci siamo sempre opposti alla costituzione dell’Ambito idrico, ossia ad una gestione centralizzata, in quanto posso affermare con certezza che il servizio idrico del comune di Sant’Alessio non ha eguali a livello mondiale - ha detto in Consiglio il presidente Domenico Aliberti - e quindi vogliamo continuare ad occuparcene noi. Anche se si verifica un guasto, l’acqua arriva sempre nella case e la popolazione neanche se ne accorge visto il livello di efficienza della rete”. Per il capogruppo di minoranza Concetto Fleres “a Sant’Alessio, in effetti, l’acqua non è mai mancata: i complimenti, però, vanno fatti al personale che si occupa del servizio idrico, che manifesta la volontà di garantire un servizio alla popolazione nonostante tutto”. Il sindaco Foti ha motivato il no alla gestione centralizzata soprattutto perchè prevede una tariffa unica, “che non tiene conto delle diversità tra gli enti territoriali e l’ingresso nell’Ato idrico porterebbe ad un aumento della bolletta del 60-70%”. Il Comune di Sant’Alessio beneficia di due pozzi e di tre serbatoi da circa 1.800 metri cubi, collegati alla condotta, che si aprono in automatico per garantire il riempimento delle vasche e qualora l’acqua non fosse sufficiente può prelevare quella della condotta Siciliacque. “Il servizio è eccellente ma dobbiamo fare capire ai cittadini che va pagato - ha evidenziato il consigliere di maggiorana Natale Ferlito - perchè si spendono anche parecchi soldi per garantire la fornitura dell’acqua in maniera continuativa ai nostri cittadini”.