Sabato 20 Aprile 2024
Lavori finanziati alla parrocchia dalla Regione per riaprire l'edificio della patrona


Sant'Alessio, via al restauro della chiesa Madonna del Carmelo, ricca di storia millenaria

di Andrea Rifatto | 25/01/2020 | ATTUALITÀ

2193 Lettori unici | Commenti 1

Sottile, Trischitta, Moschella, Miuccio, Di Bella e Ferlito

Per secoli è stato il centro della devozione dei vecchi pescatori di Sant’Alessio Siculo, che mettevano da parte una porzione dei guadagni ottenuti con il pescato per poter festeggiare al meglio la loro patrona. Da qualche decennio, però, la chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo, risalente al ‘600, versa in condizioni precarie e da circa un anno è chiusa al pubblico per infiltrazioni d'acqua dal tetto. Ma tra qualche mese tornerà a splendere. Sono stati infatti consegnati i lavori di manutenzione straordinaria e restauro, finanziati alla Parrocchia con 348mila euro 006 euro assegnati dall’Assessorato regionale Infrastrutture e Trasporti, grazie alla richiesta di partecipazione ad un bando per la riqualificazione degli edifici di culto inviata nel 2015 dal parroco, padre Luciano Zampetti. Un iter giunto al termine e costellato da lungaggini burocratiche, dall’ammissione a finanziamento nel 2016 alla firma del decreto nel dicembre 2018, poi a giugno 2019 l’aggiudicazione dei lavori all’impresa, lo scorso dicembre la sottoscrizione del contratto e adesso la consegna del cantiere, che aprirà nei prossimi giorni dopo il trasferimento degli arredi. Il progetto, redatto su incarico dalla Parrocchia dall’architetto Giancarlo Di Bella e dall’ingegnere Giuseppe Miuccio (che è anche direttore dei lavori) di Santa Teresa di Riva, prevedeva una spesa di 242mila 668 euro per lavori e 105mila 337 per somme a disposizione: ad eseguire gli interventi sarà la ditta El.Da. Costruzioni di Pace del Mela, che ha offerto un ribasso del 35,9650% sulla base d’asta di 214mila 549 euro (oltre 28mila 119 per oneri di sicurezza), per un importo contrattuale di 165mila 506 euro. La parte burocratica è stata seguita dal Comune di Sant’Alessio con il geometra Giuseppe Moschella dell’Ufficio tecnico, responsabile unico del procedimento.

Una chiesa ricca di storia, in quanto l’impianto originario risale al 1100 all’interno di un insediamento di monaci basiliani che rappresentò il primo nucleo abitativo alessese, ai piedi del Capo: nel tempio allora esistente, come ricorda una targa fatta apporre nel 1978 sulla facciata esterna dall’avvocato Carmelo Puglisi, cultore di storia scomparso tre anni fa, nel 1116 il re Ruggero II si incontrò con l’abate Gerasimo, che viveva lì da eremita, e gli concesse la ricostruzione del monastero basiliano dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò di Casalvecchio Siculo, distrutto dai saraceni. Al suo interno si trova oggi una tela sopra l’altare che riproduce la Madonna del Carmelo col bambino Gesù, probabilmente anch’essa del ‘600 e una statua della Madonna datata 1894. Alla consegna erano presenti i progettisti Di Bella e Miuccio, il rup Moschella, Nicola Sottile per l’impresa esecutrice e gli assessori Natale Ferlito e Saro Trischitta, mente il parroco era assente perchè fuori sede. “Ringraziamo padre Zampetti che ha seguito il progetto perché gli sta a cuore questo luogo – ha detto Ferlito – il sindaco Giovanni Foti e l’ex vicesindaco Franco Santoro che hanno seguito la parte burocratica lavorando per superare gli intoppi burocratici e far giungere i fondi”. I lavori dureranno 7 mesi ma la ditta proverà a ultimarli entro il 16 luglio, giorno della Madonna del Carmelo. L’intervento prevede il rifacimento degli intonaci interni e delle facciate esterne, la sostituzione del pavimento, la sostituzione della struttura lignea secondaria del tetto con il mantenimento delle capriate originarie, la ripulitura delle tegole e la posa di lastre di sottocoppo per evitare infiltrazioni d’acqua, il consolidamento della controsoffittatura composta da incannucciato e intonato, la sostituzione degli infissi, il consolidamento del campanile e la ricostruzione di alcuni elementi decorativi, nuovi impianti elettrico, videosorveglianza e allarme e una piccola rampa di raccordo con l’esterno per abbattere le barriere architettoniche. Un intervento che non stravolgerà l’impianto architettonico nel suo insieme e che verrà seguito anche dalla Soprintendenza.


COMMENTI

Giuseppe Cacciola | il 30/01/2020 alle 06:26:50

Sono molto felice per l'inizio dell'opera, pero' esorto tutti quanti ,ognuno per la propria parte a non tralasciare nulla di intentato per poter recuperare anche la parte sottostante della chiesa, dove si trovano le antiche mura della chiesa di San Nicola cosi' come riportato dal compianto Avv.to Carmelo Puglisi e dal Geom. Santino Mastroieni. Sarebbe un peccato non ricercare tali testimonianze ,atteso che decine di anni fa, cosi' come appreso dal compianto Giuseppe Carnabuci noto pescatore alessese, alcune tracce di ruderi romani non furono preservati. E' necessario e doveroso tentare di recuperare la storia , sia per noi che per le nostre generazioni future.

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