Santa Teresa, violazioni e inadempienze avanti indisturbate nei parcheggi a pagamento
di Andrea Rifatto | 21/10/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/10/2025 | ATTUALITÀ
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I controlli sono demandati agli ausiliari
Continuano a manifestarsi inadempienze da parte della società che gestisce i parcheggi a pagamento a Santa Teresa di Riva. La “Compark Srl” di Varese, che dal novembre del 2024 si occupa della sosta nelle strisce blu, prosegue infatti a non rispettare alla lettera le disposizioni previste dall’appalto, a danno degli utenti della strada e del Comune. Una delle anomalie che si protrae sin dall’inizio, nonostante nei mesi scorsi l’avessimo segnalata e sembrava superata, riguarda il sistema sanzionatorio gestito direttamente dalla ditta con gli ausiliari della sosta, che prevede l’applicazione delle sanzioni nei casi in cui non sia esposto il titolo di pagamento oppure lo scontrino esposto sia scaduto, oltre ai casi in cui le auto sostino in modo irregolare. Il capitolato speciale d’appalto, all’art. 10 l. E, prevede che «la sosta del veicolo senza l’esposizione del tagliando di avvenuto pagamento è considerato mancato pagamento» e «nell’avviso di accertamento sarà contestata la tariffa relativa al periodo (turno) corrispondente a mezza giornata di sosta a pagamento», ossia un importo pari a 4 euro, visto che la sosta ha un costo di 1 euro l’ora e ogni turno ha la durata di quattro ore; nei casi in cui il biglietto sia scaduto, invece, il capitolato stabilisce che «verrà applicato l’importo relativo al tempo della sosta dall’orario di scadenza del biglietto sino a fine turno». La “Compark Srl” emette invece in tutti i casi avvisi di accertamento per mancato pagamento della sosta per un importo di 4 euro, anche nei casi di esposizione del tagliando scaduto (già questa è un’anomalia), citando l’art. 10 lettera E del capitolato che stabilisce invece tutt’altro. A differenza del passato, però, al momento di pagare la sanzione al parcometro, sul display appare un importo diverso, ma comunque sbagliato perchè calcolato senza rispettare le “regole del gioco”. Un utente che ha sostato per un’ora, dalle 10.11 alle 11.11, versando1 euro, è stato sanzionato alle 11.24 per aver esibito il tagliando scaduto con un accertamento dell’importo di 4 euro: al momento di pagarlo al parcometro sul display, però, è spuntato l’importo di 3 euro, errato in quanto avrebbe dovuto versare 1,81 euro calcolando i 109 minuti che separavano l’orario di scadenza del biglietto da quello della fine del turno, ossia le 13. A maggio, invece, dopo la nostra segnalazione, un accertamento da 4 euro per un tagliando scaduto alle 17.39 era stato rettificato chiedendo l’importo di 2,35 euro per 171 minuti, ossia fino alle fine del turno prevista per le 20.30. Un modo di calcolare gli importi incomprensibile, in ogni caso in violazione del capitolato d’appalto. Una irregolarità gestionale che si aggiunge al mancato rispetto di altre prescrizioni, come l’obbligo di installazione della segnaletica verticale (pali e tabelle assenti in alcune zone) e di alcune proposte migliorative come 10 telecamere di sorveglianza, pannelli a messaggio variabile e il rifacimento completo due volte/anno di tutta la segnaletica orizzontale blu/bianca/gialla necessaria lungo le vie e piazze interessate dalla sosta a pagamento.












