Santa Teresa, troppi tributi non pagati: c'è il nuovo incarico per la riscossione coattiva
di Andrea Rifatto | 24/05/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 24/05/2025 | ATTUALITÀ
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In corso le procedure esecutive per riscuotere i crediti
«L’ente deve monitorare con rigore la capacità di riscossione dei crediti iscritti a bilancio e adottare misure per migliorarla, con un’azione incisiva di riscossione dei crediti ante 31 dicembre 2020 in quanto gli stessi, già dall’anno precedente, hanno una manifestazione numeraria significativa, circa un terzo del totale». A lanciare l’allarme, a Santa Teresa di Riva, sono stati il mese scorso i revisori dei conti, che in sede di rilascio del parere favorevole all’approvazione del bilancio consuntivo 2024 hanno rimarcato come l’attività di riscossione vada effettuata costantemente durante l’intero esercizio finanziario, alla luce della difficile situazione emersa dal rendiconto, considerato che dalle risultanze del lavoro svolto dal collegio di revisione emergono 30,3 milioni di euro di residui attivi, ossia somme accertate ma non riscosse alla chiusura di ogni esercizio finanziario, pari a 25 milioni dalla gestione residui e 5,3 milioni dalla gestione competenza 2024. Così adesso l’Area Finanziaria del Comune ha deciso di prolungare l’incarico alla società “Labconsulenze Srl” di Roma per il servizio di riscossione coattiva delle entrate tributarie, extratributarie e patrimoniali, mantenendo l’affidamento siglato ad ottobre 2022 che prevedeva già allora la possibilità di prosecuzione del servizio per il completamento dell’attività di riscossione pendente. La società ha confermato la disponibilità ad andare avanti con l’applicazione dell’aggio al 4% sulle somme effettivamente riscosse a titolo di tributo, sanzioni e interessi, inferiore rispetto a quello del 5% praticato finora, e il municipio ha siglato un affidamento per la somma complessiva di 67mila 600 euro, valore della concessione puramente indicativo ai soli fini della formulazione dell’offerta (aggio su riscosso), determinato applicando l’aggio del 4% al valore presunto delle entrate da riscuotere nei due anni, posto a base della procedura negoziata. “Labconsulenze Srl” si occuperà dell’invio degli avvisi di accertamento Imu, Tasi, Tari e di ogni altra entrata extra-tributaria e patrimoniale (canone idrico e violazioni al Codice della strada). L’ente ha sottolineato come «sono in fase di completamento le procedure esecutive di riscossione che dovranno essere proseguite senza soluzione di continuità onde evitare la loro decadenza» e che rispetto alla definizione agevolata si procederà esecutivamente nei confronti dei cittadini che non hanno rispettato le modalità di definizione concesse dall’Ufficio Tributi. I residui attivi sono distribuiti per il 22% nel 2020, il 5% nel 2021, il 10% nel 2022, il 13% nel 2023 e il 17% nel 2024 e quelli con scadenza superiore a cinque anni richiedono un’attenta gestione e possono avere un impatto significativo sul Fondo crediti dubbia esigibilità e sul risultato di amministrazione e la loro presenza in quantità elevata nel bilancio può essere un segnale di problemi nella gestione finanziaria e di potenziali difficoltà economiche.